Toscana

IRAQ, ELEZIONI LEGISLATIVE: PAESE BLINDATO, URNE APERTE IN UN CLIMA DI TENSIONE

Si sono aperte questa mattina le urne per le elezioni legislative irachene negli ospedali, nelle caserme e nelle prigioni di tutto il Paese; quello odierno è un voto anticipato riservato a malati, militari e detenuti, in attesa della consultazione generale del prossimo 15 dicembre; da domani e fino a tutto giovedì potranno inoltre votare i circa 1,5 milioni di residenti all’estero in 15 Paesi.

Secondo i primi dati diffusi dai media iracheni, nell’ospedale centrale Yarmouk di Baghdad avrebbero già cominciato a votare sotto la sorveglianza di un funzionario incaricato dalla commissione elettorale i primi dei circa 1.500 pazienti ricoverati nel nosocomio.

All’esterno degli ospedali sembra di vivere in uno stato d’assedio, in attesa del voto del 15, con una campagna elettorale fin qui macchiata da decine di attentati e centinaia di morti in tutto il Paese. In una simile situazione, le autorità irachene hanno deciso di adottare misure di sicurezza draconiane, compreso il coprifuoco notturno nei prossimi cinque giorni e la chiusura di frontiere e aeroporti tra il 14 e il 16 dicembre.

Sono 7.000 i candidati tra i quali, nelle 18 circoscrizioni in cui è stato diviso l’Iraq, gli elettori potranno scegliere i 275 deputati che comporranno la nuova Assemblea nazionale; quest’ultima rimarrà in carica 4 anni e dovrà designare il consiglio di presidenza (composto dal presidente della Repubblica e dai suoi vice) e il capo del governo. Oltre alla violenza e alle accuse di corruzione, sulle elezioni pesa anche il destino dei 4 ostaggi occidentali dell’organizzazione non governativa ‘Christian Peacemaker Teams’ (Cpt), sequestrati lo scorso 26 novembre nella capitale e il cui ultimatum per la liberazione è scaduto sabato scorso.Misna