Toscana

IRAQ, ESPLOSIONI A BAGHDAD NEL GIORNO DELLE ELEZIONI

Verso le 8.30 ora irachena, le 6,30 in Italia, un’ora e mezza dopo l’apertura dei seggi elettorali, secondo la testimonianza di un giornalista dell’Ansa, agenzia nazionale italiana di stampa associata, Baghdad è stata sconvolta da una serie di esplosioni. Alle 6.43, il collega dell’Ansa da Baghdad scrive: “Alle prime quattro esplosioni, ne sono seguite almeno altre otto, tutte attorno alla Zona verde, dove sono barricate ambasciate Usa e britannica e governo provvisorio iracheno.”

Alle 6.47, l’Ansa aggiunge: “Le esplosioni a Baghdad si susseguono a un ritmo impressionante. Al momento se ne sono contate almeno una quindicina, tutte attorno alla Zona verde”. Colpi di mortaio contro i seggi, un’autobomba a un checkpoint, un kamikaze che si è fatto esplodere in un seggio sono tra gli altri fatti segnalati dall’agenzia italiana nei minuti successivi. In precedenza, tra i primi a votare, a Baghdad, nel fortino della ‘Zona Verde’, c’era il presidente Ghazi al-Yawari che, con il dito sporco d’inchiostro come marchio del suo compiuto dovere di elettore, aveva invitato tutti gli iracheni seguire il suo esempio. Ma intanto da Samarra si apprendeva che il sindaco, per motivi di sicurezza, aveva deciso di sospendere le elezioni, che a Baluba i seggi erano deserti e che dal sud, a Bassora, giungeva notizia di un’altra esplosione in un seggio.

Sono state almeno venti le esplosioni di versa natura che hanno scosso la capitale irachena forse proprio quando i primi coraggiosi, nonostante le drammatiche condizioni di insicurezza, stavano per recarsi alle urne, evitando ovviamente di produrre file all’esterno delle sezioni di voto – 5200 in tutto il Paese – per non diventare facile bersaglio. Secondo il notiziario del gruppo mediorientale Albawaba, esplosioni si sono avute anche in alcune altre città tra cui Mossul; in territorio kurdo, invece, a Kirkuk, gli elettori verrebbero portati ai seggi in autobus precettati dal municipio per esporli il meno possibile. Alle 7.52, da baghdad l’Ansa aggiunge: “Altre due esplosioni sono stati udite a Baghdad. Nella capitale irachena da stamane all’apertura dei seggi elettorali si stanno udendo boati e un susseguirsi di esplosioni.”

Un razzo aveva colpito ieri sera l’ambasciata americana, nel cuore della poderosa fortezza chiamata “Green Zone” al centro di Baghdad, provocando la morte di almeno due statunitensi (un civile e un marinaio) e il ferimento di altri quattro; ma è stato solo il culmine – un’azione altamente dimostrativa, visto il bersaglio – di una vigilia elettorale ad alta tensione in tutto il Paese, colpito da attacchi di ogni genere mentre lo stato d’emergenza che doveva scadere l’8 febbraio veniva già prorogato di 30 giorni. (Misna)