Toscana

IRAQ: MOSCHEA SAMARRA. MONS. WARDUNI (BAGHDAD), RISCHIO DI GUERRA CIVILE DA NON SOTTOVALUTARE

“Sono attentati contro Dio, contro la civiltà e l’uomo e contro tutto l’Iraq. Si tratta di fatti veramente drammatici”. E’ secca la condanna di mons. Shlemon Warduni, vescovo caldeo ausiliare di Baghdad, della distruzione dell’antica moschea sciita di Ali al-Hadi a Samara e delle rappresaglie scoppiate in seguito che stanno mettendo contro sciiti e sunniti con centinaia di morti. “La moschea – dice al SIR – così come altre, sono monumenti preziosi, sono un tesoro per l’Iraq. Basti pensare che per le sue ricchezze storiche e culturali l’Iraq potrebbe vivere solo di turismo. Chi ha compiuto questa nefandezza ha in dispregio l’Iraq e il suo popolo. Non hanno dimostrato rispetto né per Dio, né per l’uomo né per la civiltà”.

Secondo mons. Warduni “lo scopo è chiaro: seminare la divisione e l’odio e ostacolare il progresso della nazione. Non siamo ancora alla guerra civile ma quando si assiste a queste stragi il rischio non va sottovalutare. I leader religiosi, cristiani e musulmani, hanno fatto appello perché trionfi la ragione e la calma. Io dico oggi beati i miti, perché erediteranno la terra. Bisogna essere miti e pazienti e fare di tutto per seminare l’unità del popolo iracheno”.Sir