Toscana

IRAQ, MOSCHEE INCENDIATE: IL DISPIACERE DEL PATRIARCA BAGHDAD

L’esplosione della cupola della moschea d’oro di Samarra, enclave sciita a nord di Baghdad, è un episodio che ha “suscitato dispiacere in tutto il mondo, non solo nei musulmani; ma le cose materiali possono essere riparate, mentre ora noi dobbiamo pensare a riparare le anime”: lo ha detto alla MISNA monsignor Emmanuel Delly, patriarca dei Caldei, intervistato telefonicamente nella capitale irachena sulle recenti violenze che avrebbero provocato, per rappresaglia contro l’esplosione a Samarra, l’incendio di altre 68 moschee in tutte il paese.

“Attaccare la casa del Signore significa andare contro Dio – ha proseguito – e per questa ragione sono giunte proteste da ogni parte del mondo e da persone appartenenti a ogni fede”. Il patriarca si rivolge a Dio perché “allontani dall’Iraq chi non vuole che regni la pace” e trova parole di solidarietà per i “fratelli musulmani; facciamo tutti parte di una stessa famiglia – conclude – la famiglia irachena”. Situata sulla riva orientale del Tigri, 125 chilometri a nord di Baghdad, Samarra attualmente non contempla alcuna presenza cattolica; un tempo era il luogo dove il patriarca trascorreva le sue vacanze estive, ma oggi è abitata solo da islamici.Misna