Toscana

IRAQ; NAJAF, VITTIME PER AUTOBOMBA CONTRO MOSCHEA SCIITA

Dodici morti – tra cui almeno cinque pellegrini sciiti iraniani – e 37 feriti è il bilancio probabilmente destinato ad aumentare dell’esplosione all’alba di un’autobomba nei pressi del tempio sciita di Maitham al-Tamar, non lontano dalla moschea sciita di Kufa. L’esplosione ha investito un autobus che trasportava pellegrini iraniani e danneggiato un muro del tempio. Il centro religioso di Kufa e la sua città gemella Najaf, 160 chilometri a sud della capitale Baghdad, si trovano in una zona relativamente tranquilla controllata dalla polizia e dalle guardie di sicurezza sciita.

Non è la prima volta che i pellegrini sciiti sono bersaglio di attentati: lo scorso 6 aprile, una bomba esplose a Najaf uccidendo almeno 10 persone non lontano dal tempio dell’Imam Ali lungo la strada che porta al cimitero della città; mentre nell’agosto 2004 colpi di mortaio lanciati contro la moschea di Kufa uccisero 27 persone e ne ferirono 63, mentre un’autobomba a Najaf nell’agosto 2003 provocò la morte di oltre 85 persone, tra cui l’ayatollah sciita Mohammed Baqir al-Hakim. Nella moschea di Kufa è custodito il sepolcro di Muslim bin Ageel, un seguace dell’imam Hussein, il nipote del profeta Maometto. “Questo attacco suicida – ha commentato il vicegovernatore di Najaf Abdul-Hussein Attan – era contro la stabilità e la ricostruzione di Najaf, ma non fermerà né la ricostruzione né i pellegrinaggi”. La città era stata teatro di violenti scontri tra i seguaci di al-Sadr e i soldati statunitensi nell’estate 2004.Misna