Toscana

IRAQ, OPERAZIONE A NAJAF CON 300 MORTI; DA OGGI LA CHIESA CALDEA OSSERVA IL «DIGIUNO DI NINIVE»

Un numero spaventoso di vittime – almeno 300 militanti sunniti e sciiti, appartenenti ad una nuova milizia, denominatasi “I Soldati del Cielo” – sono stati uccisi nella città sacra di Najaf, in un’operazione scattata ieri e conclusasi stamani e condotta dall’esercito iracheno con l’appoggio aereo dei militari americani, che avrebbero bombardato a tappeto la zona. Nel corso del conflitto, un elicottero Usa è stato abbattuto: i 2 marines che lo pilotavano sono morti. Fra le vittime, anche 3 soldati e 5 poliziotti iracheni. Centinaia i feriti da entrambe le parti. Il governatore di Najaf ha reso noto che un gruppo di terroristi si era insediato a Zarqa, nei pressi della vicina città di Kufa, e si preparava per uccidere oggi, festa dell’Ashura (che ricorda l’uccisione di Hussein, figlio di Alì, considerato dagli sciiti il vero successore di Maometto) alcune importanti personalità religiose sciite proprio all’interno della città santa.

Intanto prende ufficialmente il via questa mattina, ad Ankawa, con una messa celebrata nella chiesa caldea di Saint Joseph, il Digiuno di Ninive, che precede di tre settimane quello quaresimale. Il digiuno, che nel rispetto della tradizione cattolica caldea è iniziato di fatto domenica 28 sera, durerà tre giorni a partire da oggi e comporterà una totale astensione da cibo e bevande dalla mezzanotte al successivo mezzogiorno, cui seguirà la possibilità di nutrirsi escludendo però i cibi ed i condimenti di origine animale. La liturgia sarà in aramaico mentre per la sempre più numerosa comunità caldea in fuga dalle violenze del resto dell’Iraq, e che ha minore dimestichezza con questa lingua, un’altra Messa, ma in arabo, sarà celebrata nel pomeriggio.

Già a dicembre 2006 il Patriarca di Babilonia dei Caldei, Emmauel III Delly, aveva invitato i fedeli in Iraq e nel mondo ad osservare il digiuno di Ninive “perché il Signore concedesse il dono della pace, della sicurezza e della stabilità all’Iraq, e perché si realizzasse un clima di fratellanza e carità tra i figli dell’Iraq”.

Intanto il sito baghdadhope fa sapere che il Babel College, l’unica facoltà teologica cristiana in Iraq, recentemente trasferitosi da Baghdad ad Ankawa, è ora operativo tanto da poter offrire agli studenti, oltre ai corsi di filosofia e teologia anche corsi di inglese. (Fonte: Sir)