Toscana

IRAQ, RAPITE A BAGHDAD DUE OPERATRICI VOLONTARIE ITALIANE

Due cittadine italiane, Simona Torretta e Simona Pari, che operano in Iraq per organizzazioni umanitarie, sono state rapite oggi nel centro di Baghdad. Con loro sarebbero anche scomparsi tre colleghi iracheni della stessa organizzazione non governativa, l’ong italiana «un Ponte per Baghdad», che ha confermato il rapimento. Simona Torretta, 27 anni, di Roma, è il capo missione dell’Ong e Simona Pari, 29 anni, di Rimini, è responsabile di progetto. Una decina i rapitori che hanno fatto irruzione nell’ufficio che l’ong «Un ponte per Baghdad» ha in comune che altre due ong italiane (Ics e Intersos) a circa dieci minuti dall’Hotel Palestine. Oltre alle due connazionali sono stati rapiti anche due iracheni che lavorano, il primo un ingegnere, di «Un ponte per» e la seconda un’operatrice di Intersos. Le due giovani lavoravano a un progetto in collaborazione con l’Unicef per il programma Farah e in particolare si occupavano della realizzazione di scuole e di attività integrative. Simona Torretta presta la sua opera di volontaria in Iraq più o meno dal 1999, occupandosi dell’organizzazione dei rapporti con le scuole di Baghdad per ripristinare le strutture scolastiche durante il lungo periodo dell’embargo e per procurare materiale didattico. Subito dopo l’inizio della guerra, l’anno scorso era ripartita per l’Iraq, con Simona Pari, 29 anni, per organizzare sempre per conto di «Un ponte per..» gli aiuti alle popolazioni civili.

«Un Ponte per…» è un’associazione di volontariato nata nel 1991 subito dopo la fine dei bombardamenti sull’Iraq, con lo scopo di promuovere iniziative di solidarietà in favore della popolazione irachena, colpita dalla guerra e in opposizione all’embargo a cui il paese è stato per lungo tempo sottoposto. Attualmente l’Ong ha attivi una serie di progetti di natura sanitaria e per lo sviluppo in Iraq. Ha lavorato senza interruzioni a Baghdad da dopo la prima guerra nel Golfo. La presenza di volontari italiani è stata ridimensionata da aprile in seguito all’inizio della crisi dei sequestri e della rivolta sciita.