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IRAQ, RIMANDATA LA CONFERENZA DI RICONCILIAZIONE NAZIONALE

La conferenza di riconciliazione irachena, in programma al Cairo per il 15 novembre prossimo, è stata rimandata a data da stabilire. Mercoledì 9 novembre l’assistente segretario generale della Lega araba, Ahmed ben Hilli, che si trovava in Iraq per preparare l’evento, ha confermato che sono insorti dei problemi nella preparazione dell’incontro.

Secondo le nuove disposizioni, la Conferenza verrà preceduta da un incontro preparatorio, previsto per il 19 novembre nella capitale egiziana.

La delegazione della Lega araba è in questi giorni a Baghdad per cercare di portare alla Conferenza il maggior numero possibile di rappresentanti sciiti, sunniti, curdi e delle altre comunità. Lo scopo è studiare la soluzione ai profondi conflitti settari sorti in Iraq dopo la caduta di Saddam.

Intanto ieri si sono celebrati i funerali dell’avvocato Adil al-Zubeidi assassinato a Baghdad in un agguato. Zubeidi, uno sciita, era impegnato nella difesa al processo contro l’ex dittatore iracheno, Saddam Hussein. Meno di 3 settimane fa era stato ucciso l’avvocato Saadoun al-Jananbi, un altro difensore legato al processo contro Saddam e 7 funzionari del regime.

Il processo all’ex raìs dovrebbe riprendere il prossimo 28 novembre, ma la difesa ha già annunciato che non sarà in aula, finché non sarà garantita sicurezza e un’indagine internazionale faccia luce sulle ultime violenze.

A questo punto in molti sollevano dubbi sulla possibilità di continuare in Iraq i processi a carico di Saddam Hussein. Richard Goldstone, pubblico ministero al Tribunale criminale internazionale per l’ex Jugoslavia, ha detto che è tempo di spostare la Corte in un luogo dove siano al sicuro testimoni, giudici e avvocati. Fonte: Asianews