Toscana

IRAQ, TREGUA A NAJAF: SISTANI AVVIA COLLOQUI CON SADR MENTRE SI CONTANO I MORTI

Avrebbe immediatamente avviato colloqui con i rappresentanti del capo sciita Moqtada al Sadr il grande ayatollah Ali Husaini al Sistani, giunto a Najaf, proveniente da Bassora, intorno alle 15 ora locale. Obiettivo dei negoziati è “evitare la distruzione della città santa di Najaf” ha spiegato alla stampa un rappresentante dell’ayatollah. In previsione dell’arrivo di Sistani, le autorità irachene hanno annunciato una tregua di 24 ore dei combattimenti, così da lasciare il tempo al massimo esponente spirituale sciita di contrattare una resa dei miliziani di al Sadr, da una ventina di giorni asserragliati nella città e assediati dai militari statunitensi. Secondo il primo ministro iracheno Iyad Allawi, Sadr sarebbe disposto a far cessare i combattimenti se a chiederglielo fosse Sistani, ma a patto che ai suoi uomini, il cosiddetto esercito del Mahdi, sia garantita un’amnistia.

Sistani è entrato in città accompagnato da alcune migliaia di uomini, che lo hanno seguito da Bassora; si tratta di una parte di coloro che hanno risposto al suo invito di marciare su Najaf per protestare contro l’estendersi dei combattimenti nella città sacra agli sciiti e in particolare intorno al mausoleo dell’Imam Alì, nel quale sono barricati Sadr e i suoi. Altre migliaia di persone sono date in arrivo anche da Baghdad, fatto che rende sempre più precaria la situazione in città e possibile il verificarsi di nuovi tragici episodi. Dopo l’esplosione di uno o due proiettili di mortaio contro la moschea di Kufa, avvenuta questa mattina con un bilancio provvisorio di 25 morti e una sessantina di feriti, un numero imprecisato di persone si sarebbe diretto, diviso in due grossi cortei, verso la vicina Najaf, rispondendo all’appello lanciato ieri da Sadr, che aveva invitato gli iracheni a marciare sulla città.

Secondo notizie riportate da agenzie di stampa internazionali, i due cortei sarebbero stati fronteggiati dalla guardia nazionale irachena e dalla polizia, che avrebbero aperto il fuoco. Le notizie al momento sono molto frammentarie, ma alcune fonti parlano di una ventina di morti e di decine di feriti come conseguenza di questi ultimi tragici eventi. Secondo un comunicato diffuso dal ministero della Sanità iracheno, tuttavia, i colpi di mortaio di questa mattina contro la moschea di Kufa e gli scontri a fuoco all’entrata di Najaf avrebbero provocato 64 morti e 376 feriti.Misna