L’imam della moschea di Mossul al-Zahara’, ed esponente del Partito islamico curdo Sheikh Yassub Suliman è stato ucciso oggi da un gruppo di uomini armati che hanno fatto irruzione nell’edificio. E le violenze proseguono in particolare nel sud del paese, dove tra sabato e domenica le forze statunitensi e irachene hanno condotto un’operazione congiunta nella provincia di Diwaniya, 180 chilometri a sud della capitale, durante la quale hanno ucciso tre sospetti insorti e ne hanno feriti altri due. Inoltre 10 soldati iracheni sono rimasti feriti, tra cui due ufficiali, in un’esplosione in una base militare ad Hilla, 100 chilometri a sud di Baghdad. Secondo fonti militari irachene, tre feriti verserebbero in gravi condizioni. Infine, ieri notte, Ikhlas al Shimari, unica esponente femminile del consiglio governativo di Kut è sfuggita ad un attentato nella sua casa. Ma ad incupire ulteriormente il risveglio degli iracheni, questa mattina, è intervenuta la scoperta di almeno cinque fosse comuni nei dintorni di Missan, capoluogo della provincia di al Amara, a circa 400 chilometri a sud di Baghdad. Ad un primo esame le fosse sembrerebbero risalire ai primi Anni ’90.Misna
