Toscana

IRAQ, VITTIME CIVILI PER INCURSIONE TURCA NEL NORD: «VIOLATA NOSTRA SOVRANITÀ»

Ci sono civili tra le vittime dell’esercito turco che questa mattina ha violato il confine con l’Iraq inoltrandosi per alcuni chilometri con l’obiettivo ufficiale di colpire basi dei miliziani del Pkk, i separatisti curdi del partito dei lavoratori che dalla Turchia si sono rifugiati sulle alture irachene a ridosso del confine. L’attacco segue una massiccia operazione militare con cui per alcune ore, domenica scorsa, aerei di Ankara hanno bombardato numerosi villaggi in diverse aree del Kurdistan iracheno. Così come domenica, anche in questo caso l’operazione è stata resa possibile grazie al sostegno logistico degli Stati Uniti e dei suoi satelliti spia. Gli attacchi, secondo fonti irachene, oltre a violare senza autorizzazione il territorio nazionale, hanno causato la morte di un imprecisato numero di civili e la fuga di molti altri dalle aree bombardate. Dopo la protesta del ministro degli Esteri di Baghdad, Hoshyar Zebari, che ieri aveva duramente condannato l’azione turca, oggi è stato il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud al-Barzani, a rinnovare le proteste: “Le truppe turche hanno commesso un orrendo crimine contro civili disarmati e hanno violato la sovranità dell’Iraq; ribadisco che il sangue versato dal popolo curdo non è a buon mercato e che la questione del Pkk deve essere risolta con lo strumento del dialogo”. Paradossalmente, l’attacco curdo è avvenuto nelle stesse ore in cui il segretario di stato americano, Condoleezza Rice, in visita a Kirkuk nel nord del paese, invitava le diverse parti politiche ad accelerare il processo di riconciliazione nazionale. Kirkuk, ricca città petrolifera, è una città mista abitata da curdi, arabi e turcomanni; i curdi la considerano loro storica capitale – la maggior parte degli arabi è arrivata durante il regime di Saddam Hussein – e chiedono che venga compresa all’interno della loro regione autonoma.Misna