Toscana

ISRAELE, CORTE SUPREMA IMPONE IMMEDIATA DEMOLIZIONE DI UN TRATTO DEL MURO DI SEPARAZIONE

La Corte suprema israeliana ha ordinato alle forze armate di smantellare entro due settimane un tratto di una quarantina di chilometri del cosiddetto ‘muro di separazione’ – conosciuto anche come muro della vergogna o dell’apartheid – che ne misura oltre 700 nel suo tracciato al confine con la Cisgiordania e in alcuni tratti anche all’interno del territorio palestinese. Il presidente della Corte, Dorit Beinisch, ha intimato ai militari di applicare la precedente sentenza del dicembre 2006 che imponeva lo smantellamento di un tratto di 41 chilometri vicino a Hebron della contestata barriera. Durante la lettura della sentenza, il giudice ha duramente criticato l’esercito per non aver ottemperato alle precedenti disposizioni: “Esisteva un ordine preciso di abbattere la barriera – ha detto – e il fatto che non sia stato eseguito costituisce una mancanza di rispetto nei confronti della corte stessa”. Lungo 730 chilometri, il muro ingloba la maggior parte delle colonie israeliane e la quasi totalità dei pozzi d’acqua, creando gravi problemi di approvvigionamento idrico alla popolazione palestinese. Il ‘muro’ si discosta in certi punti di oltre 23 chilometri dalla Linea Verde, confine stabilito dall’ONU dopo l’occupazione israeliana in seguito alla guerra del 1967. Il tracciato della barriera è stato modificato decine di volte tra il 2004 e il 2005; a nord di Tulkarem, il ‘muro della vergogna’ – un manufatto di cemento armato alto in media otto metri, con postazioni militari, trincee e filo spinato – si estende fino al fiume Giordano mentre lungo la parte orientale segue all’incirca la Linea Verde.Misna