Toscana

ISRAELE, GRAVE ATTENTATO SUICIDA AL VALICO DI EREZ

Una donna palestinese si è fatta esplodere questa mattina al valico di Erez, il principale collegamento tra il territorio israeliano e la Striscia di Gaza. Il kamikaze ha attivato il proprio corpetto esplosivo all’interno di una palazzina utilizzata dai militari israeliani per il controllo dei manovali palestinesi che quotidianamente si recano a lavorare in Israele Secondo la radio militare israeliana, il bilancio provvisorio dell’attentato è di cinque morti (inclusa la kamikaze) e di una dozzina di feriti, tutti ricoverati nel vicino ospedale di Ashqelon. La palazzina dov’è avvenuto l’attentato è stata demolita quasi totalmente dalla deflagrazione che, fonti militari israeliane, hanno definito di un “potenza insolita” tanto da far pensare, in un primo momento, che l’edificio fosse stato centrato da un razzo. Da Gaza, intanto, fonti locali riferiscono che l’attacco sarebbe stato rivendicato congiuntamente dalle Brigate dei martiri di al-Aqsa (una formazione legata ad al-Fatah) e dalla Jihad islamica. Soltanto ieri elementi delle Brigate dei martiri di al-Aqsa avevano teso un agguato ad alcuni coloni in transito presso Ramallah, uno dei quali – un padre di cinque figli – è rimasto ucciso. Quello di questa mattina è il primo attentato kamikaze compiuto dopo quello che il 25 dicembre scorso si verificò ad una fermata di autobus poco fuori Tel Aviv e in cui rimasero uccise 4 persone. Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ sottolinea che il valico di Erez, attraverso cui ogni giorno passano migliaia di lavoratori palestinesi, era una delle ultime espressioni di cooperazione ufficiale tra Israele e l’Autorità Palestinese. Misna