Toscana

ISRAELE: VISTI DI SOGGIORNO NEGATI A RELIGIOSI, P.JAEGER (CUSTODIA), «FENOMENO PREOCCUPANTE»

Il fenomeno del mancato rilascio dei visti di soggiorno a sacerdoti e religiosi cattolici, molti “in Israele da decenni”, “diventa sempre più drammatico perché ogni giorno sono in scadenza i permessi rilasciati in precedenza. Il ministro, i diplomatici, i più alti funzionari dello Stato israeliano, non risparmiano le promesse di rivedere questa nuova politica”. A scriverlo, in una nota pubblicata sul prossimo numero del Sir, è il portavoce della Custodia di Terra Santa, padre David-Maria Jaeger. “All’inizio – dichiara il portavoce – i diplomatici e gli officiali israeliani si scusavano dicendo che il dicastero dell’Interno era in mano al partito xenofobo fondamentalista Shas. Ma da oltre un anno questo partito è fuori dal Governo e il ministro è un esponente del partito laico, liberale, Shinui. Sotto di lui la prassi del Ministero in materia dei permessi al personale della Chiesa cattolica si è indurita sempre più”. Con il risultato, secondo padre Jaeger, che “già oggi la Chiesa non avrebbe più il personale necessario per i Santuari, le parrocchie, le scuole”. L’attività della Chiesa può continuare solo grazie “al coraggio di decine di sacerdoti, frati e suore, con i permessi scaduti, che sono rimasti al loro posto a fare il loro dovere rischiando la detenzione o l’espulsione”.

“È ironico, oltreché preoccupante – aggiunge – che tutto questo sta accadendo proprio dopo la normalizzazione dei rapporti formali della Chiesa cattolica con lo Stato di Israele, solennizzata dall’Accordo fondamentale tra la Santa Sede e lo Stato di Israele (1993) che garantisce alla Chiesa il diritto di ‘dispiegare il proprio personale nelle proprie istituzioni’”.

“Sarebbe bene – conclude – che le Comunità ebraiche e quelle della Chiesa cattolica, collaborassero in stretta amicizia, per ottenere che lo Stato desista da questa prassi e ritorni alla normalità”. E qualcosa sembrerebbe muoversi. È di oggi la notizia, che l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha inviato ad ‘AsiaNews’ una nota in cui si afferma che “subito dopo Pasqua saranno accelerate le procedure per sbloccare l’accumulo di pratiche”. (Sir)