Toscana

Il «disegno» che modifica la legge: ecco le novità

A  breve il disegno di legge delega di modifica della legge sull’immigrazione. Diverse le novità che riguarderanno, tra l’altro, la disciplina del lavoro. L’incontro fra domanda ed offerta di lavoro passerà per il futuro tramite la partecipazione dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro, degli enti e delle associazioni operanti nell’assistenza e nell’integrazione dei lavoratori immigrati. Il decreto flussi avrà cadenza triennale, rispetto a quella annuale, attualmente in vigore, con la possibilità, però, di adeguare, in eccesso, le quote «ad ulteriori e nuove esigenze del mercato del lavoro».

Riguardo ai lavoratori domestici, il contingente stabilito dal decreto flussi potrà essere superato in misura prefissata, in presenza di un numero di domande di nulla osta eccedenti la quota originariamente fissata. Lo straniero che chiede il visto di ingresso per l’Italia dovrà iscriversi in apposite liste di collocamento organizzate all’estero, in base alle singole nazionalità. I lavoratori stranieri potranno accedervi in base al «grado di conoscenza della lingua italiana, dei titoli e della qualifica professionale posseduta». In attesa dell’istituzione delle citate liste è prevista una banca dati interministeriale di raccolta delle richieste di ingresso e delle offerte di lavoro. Le nuove liste di lavoro non dovranno pregiudicare gli ingressi privilegiati e di cui alle intese con gli Stati (ad esempio, Albania, Marocco, Tunisia, Egitto, eccetera) che hanno sottoscritto accordi con l’Italia in materia di rimpatrio degli stranieri clandestini.

Lo sponsor. L’ingresso in Italia per inserimento nel mercato del lavoro, nell’ambito delle quote previste, del cittadino straniero sarà possibile a seguito di richiesta, nominativa o numerica, proveniente da regioni, province autonome, enti locali, sindacato, rappresentanze datoriali, con la costituzione di forme di garanzia patrimoniale a carico del richiedente, cioè con fideiussione bancaria o assicurativa. All’interno della quota riservata allo sponsor, ci sarà una quota per «l’autosponsorizzazione» cioè per lo straniero che sia in possesso di risorse finanziarie adeguate al periodo di permanenza in Italia ovvero che sia richiesto nominativamente da un cittadino privato italiano, comunitario o straniero, titolare di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.Simone Consani e Marco Nocianolf.toscana@cisl.it