Toscana

Il welfare del 2003

Il 23 giugno 2003 la Giunta Regionale ha licenziato il testo della proposta di aggiornamento del PIRS 2002-2004, sottoposta all’esame delle Commissioni, iniziato giovedì 10 liglio 2003, e al voto definitivo del Consiglio. Ecco in sintesi le principali novità introdotte nel testo.

• Composizione del fondo sociale: rispetto alla disponibilità prevista per il 2002, vi è un incremento di risorse pari circa al 20%. il fondo ammonta infatti per il 2003 a quasi 102 milioni di euro. L’incremento tocca principalmente la parte finanziata dal Fondo regionale, con un notevole incremento della voce “investimenti”, mentre resta stabile la voce dei finanziamenti destinati ai comuni e alle zone per i finanziamenti a parametro e per progetti. Circa la parte costituita dal Fondo Nazionale Politiche Sociali, a fronte di un minore incremento delle risorse disponibili, se ne segnala la diversa composizione: nel 2002 esso infatti presentava una quota destinata ad attività indistinte, pari a circa il 60% dell’intero, oltre ai fondi “finalizzati” ad attività specifiche, in quanto confluiti nel fondo sociale sulla base di leggi di settore (handicap, immigrazione, , minori, anziani). Per il 2003 la composizione del fondo deriva invece da una combinazione semplice di due quote, una indistinta, pari al 75-80% dell’intero, l’altra finalizzata alle politiche per la famiglia.

• La ripartizione delle risorse: le percentuali di destinazione obbligatoria dell’80% del budget attribuito ha subito alcune variazioni significative. Le quote destinate a interventi nei settori della disabilità, delle dipendenze e dell’immigrazione hanno avuto un incremento di alcuni punti percentuali, a fronte dell’eliminazione dagli obiettivi del settore degli interventi a carattere socioeducativo

• Gli indicatori di disagio sociale: per la ripartizione dei fondi destinati ai comuni a parametro, il piano dispone l’applicazione ai dati demografici del comune di indicatori di disagio sociale costruiti sulla base dello scostamento dall’indice regionale predefinito di alcuni indicatori. Questi ultimi hanno subito una variazione quali-quantitativa: a fronte di 5 indicatori presenti per il 2002, la nuova versione del piano ne prevede quattro, eliminando l’indicatore relativo al numero di disoccupati e inoccupati iscritti al collocamento. Inoltre nel nuovo testo l’indicatore relativo alla presenza degli stranieri, già presente nel 2002, accorpa in un unico indicatore di disagio sociale cittadini extracomunitari regolarmente residenti a soggetti irregolari e clandestini “stimati” e alla popolazione rom.

• Patti territoriali: nell’ambito della definizione degli strumenti utilizzabili per gli accordi locali, il nuovo piano dispone l’avvio di una sperimentazione in ambito zonale e multizonale riguardante il “patto territoriale per il welfare”, con l’attivazione di un gruppo di lavoro misto Regione-Province-Comuni

• Politiche in favore della famiglia: è prevista l’attribuzione di 5 milioni di euro alle zone sociosanitarie per attivare azioni di sostegno alla natalità. La ripartizione avverrà sulla base dei dati zonali relativi alla popolazione 0-14 anni e all’indice di carico della popolazione 0-6 anni sulla popolazione femminile 14-49 anni. Si rinvia a un regolamento approvato dalla Giunta Regionale la disciplina di erogazioni in caso di nascite in nuclei monogenitoriali o in presenza di altri figli in situazioni di scarsità di reddito. Ulteriori risorse saranno stanziate per azioni di sostegno alle famiglie di nuova costituzione per l’accesso alla prima casa, attraverso un ulteriore regolamento della Giunta, relativo alla predisposizione di forme di accesso al credito, di prestito d’onore, anche con la collaborazione di FidiToscana e di altre agenzie del sistema di credito regionale