Toscana

Imprese: Confcooperative Toscana Nord lancia proposta ITS su Economia Civile

E’ l’idea lanciata da Giuseppe Gori, presidente Confcooperative Toscana Nord, intervenendo al convegno ‘Il passaggio generazione dell’imprese: la gestione della conflittualità’ organizzato dalla Camera di commercio di Firenze. 

“Un elemento che riteniamo sempre più fondamentale – ha detto Gori – è mettere in contatto diretto il mondo delle imprese con quello della formazione, creare basi di conoscenza, ma anche di passione e attenzione ai temi della sostenibilità in tutte le sue declinazioni. In questo senso il mondo della cooperazione è trasversale a tutti i settori e ciò ci rende partner ideali per la creazione di un ITS sull’Economia Civile, pensato per rafforzare un modello di economia in grado di coniugare elementi di efficienza, ma anche di sensibilità verso il sociale e i temi ambientali. Quella che propongo è una grande sfida, ma in realtà si tratta solo di decidere come accompagnare questi processi nella loro miglior realizzazione, senza lasciare che sia il caso a decide che strada debba prendere il futuro dei giovani e della nostra società”. 

La proposta di Gori si basa sui risultati eccellenti registrati dagli ITS, ovvero da quelle scuole ad alta specializzazione tecnologica nate per rispondere alla domanda di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche da parte delle imprese.

“Secondo il monitoraggio Indire 2020 – ricorda Gori – l’83% dei diplomati ITS ha un lavoro a un anno dal diploma e nel 92% dei casi un’occupazione coerente con i percorsi di studio seguiti. Per questo motivo la Regione Toscana ha deciso di allargare l’offerta degli ITS per l’anno formativo 2021/2022 stanziando 3,3 milioni di euro: i percorsi formativi sono, infatti, saliti a 20 per 500 posti disponibili. Queste scuole rappresentano il segmento italiano di formazione terziaria professionalizzante non accademica e offrono una risposta alle competenze richieste dal mondo del lavoro, dal tessuto produttivo e delle imprese del territorio. Il loro segreto è quello di riuscire a strutturare il percorso formativo degli studenti esattamente sulle esigenze delle imprese, grazie alla collaborazione diretta con loro. Dopo il successo di percorsi che vanno dal turismo, alla moda, dalla farmaceutica, alla meccanica, dal settore agroalimentare a quello logistico-nautico, penso che sia il momento di mettere in campo anche un corso sull’Economia Civile in cui il mondo cooperativo possa dare il suo concreto contributo”.