Toscana

Imprese Toscana. Export supera 8 miliardi, prima volta dopo 10 anni

«Per la prima volta dopo 10 anni l’export toscano del primo semestre 2018 supera gli 8 miliardi di valore e raggiunge un nuovo punto di massimo, con una crescita del 2,4% rispetto al 2017». Il risultato è la sintesi di due trimestri positivi, in cui il trend di crescita è passato dal 2% del primo trimestre al 2,8% del periodo aprile-giugno. è quanto rivela il monitor dei distretti della Toscana, realizzato dalla direzione studi di Intesa Sanpaolo per banca Cr Firenze.

Dall’analisi «si evince che la Toscana rappresenta la terza regione per valore di esportazioni distrettuali, alle spalle solo di Veneto e Lombardia, con un’incidenza sull’export nazionale del 13%». In questa cornice i distretti tradizionali e il polo farmaceutico (che si distingue come quello con il maggior tasso di crescita delle esportazioni, +50,7% rispetto alla media dei poli farmaceutici nazionali del +10,1%) continuano a rafforzare il proprio ruolo negli scambi internazionali. Il comparto della moda si conferma centrale: il distretto della pelletteria e calzature di Firenze rappresenta la principale realtà distrettuale sia in termini di esportazioni complessive (oltre 2 miliardi), sia come risultati di crescita assoluta (+219 milioni di euro). Risultati positivi anche per la filiera del tessile e dell’abbigliamento di Prato (+33 milioni di euro; +3,8%). Ad Arezzo segnali positivi arrivano dall’oreficeria che nel secondo trimestre inverte la tendenza negativa dei primi tre mesi e riesce a confermare le esportazioni del primo semestre 2017. A livello nazionale, si tratta dell’unico distretto del settore che riesce a confermare i valori dell’anno scorso.

Un contributo significativo è da ricondurre al cartario di Capannori (+80 milioni; +15,2%). Nella filiera agro-alimentare, il distretto dei vini dei colli fiorentini e senesi cresce del 2,3%. L’olio toscano segna invece una riduzione di oltre 20 milioni di euro (-6,0%), in particolare a causa dell’arretramento delle vendite verso gli Stati Uniti. Il distretto del marmo di Carrara, infine, subisce una flessione (-4,9%) nel primo semestre di circa 18 milioni, in particolare legata al comparto del materiale lavorato. Per quanto riguarda i mercati di riferimento dell’export dei distretti toscani, la Svizzera si conferma primo paese di destinazione dei beni. Le crescite che si registrano in Cina (28,5 milioni; +12,8%) e Indonesia (+29,9 milioni; +128,6%) sono invece legate in particolare al distretto del cartario di Capannori e soprattutto alla componente della meccanica. Gli Stati Uniti, in seguito a una riduzione dell’8,7%, diventano il terzo paese per rilevanza nelle esportazioni, a favore della Francia.

«Il valore delle nostre esportazioni distrettuali supera per la prima volta negli ultimi 10 anni gli 8 miliardi di euro e rappresenta un segnale importante per il futuro delle imprese toscane», osserva Luca Severini, direttore generale di Banca CR Firenze e direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Il nostro gruppo ha accompagnato questo sviluppo non solo con il credito ma anche con operazioni di finanza straordinaria. Le attese per la seconda parte dell’anno continuano ad essere favorevoli, ma la sfida per le imprese sarà di mantenere competitività anche in fasi meno dinamiche degli scambi internazionali».