Toscana

In diecimila per i corsi di formazione

Con il decreto del 16 luglio 2007 del Ministero della Solidarietà sociale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 dello scorso 11 ottobre 2007, è stato fissato a 10mila unità il contingente di ingressi di cittadini stranieri in Italia per corsi di formazione professionale (5mila) e per tirocini formativi o di orientamento (5mila). I corsi di formazione professionale, organizzati da enti accreditati, possono durare al massimo 2 anni e devono prevedere il rilascio di una qualifica o comunque di una certificazione sulle competenze acquisite. Il Ministero del Lavoro, di concerto con i ministri dell’Interno e dell’Istruzione, ha stabilito che chi offre un tirocinio formativo a un cittadino straniero residente dovrà fornirgli vitto e alloggio, e sarà inoltre obbligato a pagare le spese di viaggio per il rientro nel Paese d’origine.

I progetti di tirocinio andranno redatti secondo quanto stabiliscono le norme regionali in materia o, in mancanza di queste, secondo i modelli allegati al decreto del 24 marzo 2006. Ogni progetto dovrà poi essere vistato dall’autorità competente ai sensi dei singoli ordinamenti regionali e quindi presentato al consolato italiano all’estero per il rilascio del visto d’ingresso. Invece, se il cittadino straniero è già regolarmente residente in Italia, si applica invece la normativa già esistente in materia di tirocini formativi e di orientamento. Nel progetto dovranno però essere indicati anche il numero del permesso di soggiorno, il motivo per cui è stato rilasciato e il periodo di validità.

Il decreto del 16 luglio 2007 del Ministero della Solidarietà sociale, al quale sono state trasferite le competenze in materia di vigilanza dei flussi di entrata in Italia dei lavoratori stranieri, prevede la ripartizione regionale della quota di 5 mila ingressi per i tirocini di formazione e d’orientamento per i lavoratori stranieri.

Simone Consani e Marco Noci anolf.toscana@cisl.it