Toscana

Inaugurata la nuova unità di riabilitazione pediatrica al «Don Gnocchi» di Firenze

Presenti al taglio del nastro nella struttura di via di Scandicci l’arcivescovo di Firenze, S. Em. Card. Giuseppe Betori, l’assessore per il Diritto alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, l’assessore al Welfare e Sanità del Comune di Firenze, Sara Funaro, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Meyer, Alberto Zanobini il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Careggi, Monica Calamai e il direttore generale dell’Azienda USL Toscana Centro, Paolo Morello Marchese.

Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante, il consigliere delegato, Marco Campari, il direttore del Presidio Centro 1, Francesco Converti.

L’attivazione di questo nuovo reparto rappresenta una sorta di ritorno alle origini per la Fondazione a Firenze: lo storico Centro di Pozzolatico fu infatti aperto dal Fondatore don Carlo Gnocchi nel 1951 per accogliere e assistere le giovani mutilatine e poliomielitiche provenienti da tutta Italia. Dunque, un’opera voluta ieri per i bambini mutilati dalla “guerra” e oggi dalla “malattia”.

Il nuovo reparto, operativo già da qualche mese, assiste piccoli pazienti provenienti in massima parte dai reparti ospedalieri pediatrici per acuti, nasce dall’esigenza di rispondere ad un fabbisogno regionale di posti letto di riabilitazione pediatrica ospedaliera ed è frutto dell’accordo di collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer e del contributo della Fondazione “Tommasino Bacciotti” di Firenze.

Lo scopo è garantire a pazienti affetti da esiti di interventi neurochirurgici, di chirurgia ortopedica-funzionale complessa e affetti da gravi patologie di natura respiratoria e oncologica un percorso di cura e riabilitazione di alta valenza professionale, nonché fornire alle loro famiglie un’adeguata preparazione sugli aspetti assistenziali, indispensabili per il rientro a domicilio. Il reparto prevede spazi dedicati ai pazienti e ai familiari, tenendo conto degli aspetti rieducativi, formativi e ludici, garantendo altresì un costante e continuo supporto psicologico.