Toscana

Incendio Monte Serra: mons. Benotto, «capire cosa è successo veramente»

Le prime stime parlano di circa 600 ettari andati in fumo e di 700 sfollati tra i comuni di Calci e Vicopisano. La Procura di Pisa ha aperto un’inchiesta per incendio doloso. Secondo il procuratore di Pisa, Alessandro Crini, ci sarebbero «alcuni indizi che ora dovranno essere confermati dal lavoro investigativo. Primo fra tutti il fatto che le fiamme si siano sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca». Dello stesso avviso anche il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha dichiarato lo stato d’emergenza. I soccorsi intanto proseguono nelle operazioni di spegnimento rese difficili dal forte vento. Diverse i paesi e le frazioni evacuate, tra cui Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana.

«Si tratta di una zona di uliveti e di boschi – spiega mons. Benotto -. L’area colpita, che è sopra la storica Certosa di Pisa, era stata rivitalizzata dal recupero di antichi casolari che adesso sono in pericolo. Bisognerà vedere una volta che le fiamme saranno state spente cosa sarà rimasto. Fortunatamente non si hanno notizie di vittime ma i danni sono ingenti. La parrocchie che insistono nella zona, e che formano una unità pastorale, si sono date da fare per assistere chi è stato costretto a sfollare. Abbiamo aperto la palestra e altri ambienti pastorali della Propositura di Calci per dare riparo alle persone fuggite. Vedremo con la Caritas diocesana di fare i passi necessari per dare loro assistenza e supporto. Sempre in questa zona, abbiamo inaugurato a metà luglio, una casa di accoglienza e di recupero per detenuti giunti a fine pena ai quali abbiamo affidato degli uliveti. Speriamo che si possa andare avanti con questa opera».