Toscana

Incidenti lavoro: morta giovane operaia nel pratese. Sindacati, inconcepibile morire così

“E’ inconcepibile continuare a morire sul lavoro. E’ ancor più inaccettabile la morte di lavoratori giovanissimi, oggi di una giovane madre”. Lo scrivono in un comunicato Cgil, Cisl e Uil e Filctem, Femca Uiltec di Prato, nel quale denunciano per l’ennesima volta come esistano ancora luoghi di lavoro lontani dagli standard di sicurezza previsti. Il riferimento è alla morte di una 23enne questa mattina a Montemurlo, in provincia di Prato. La giovane, madre di una bambina piccola sarebbe rimasta intrappolata in un orditoio, dopo essere stata trascinata dal rullo. Inutile l’immediato intervento dei colleghi di lavoro. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e il 118 ma per la donna non c’è stato niente da fare. All’Asl e ai carabinieri, sul posto anche il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. 

“Le OO. SS. pratesi esprimono le loro condoglianze e i sentimenti più vivi di vicinanza ai familiari della vittima. La tragedia di stamani è, dall’inizio dell’anno, il secondo incidente mortale sul lavoro nella nostra provincia. Ed è il secondo che ha come vittime lavoratori giovanissimi. Se le cause della tragedia saranno all’esame dell’autorità competente, alla quale spetterà stabilirne circostanze e responsabilità, non possiamo non rilevare che ancor oggi si muore per le stesse ragioni e allo stesso modo di cinquant’anni fa: per lo schiacciamento in un macchinario, per la caduta da un tetto”, prosegue la nota dei sindacati. “La morte di due ventenni nell’arco di tre mesi deve far riflettere sugli investimenti operati in termini di formazione e di acquisizione di competenze. Non è sufficiente constatare che i giovani sono i più colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia, bisogna investire su di loro e offrir loro sbocchi occupazionali che non siano più precari o insicuri”, concludono le organizzazioni.

“La notizia della morte di una giovane operaia, e madre di una bambina, è terribile. Esprimo solidarietà e vicinanza alla famiglia della donna. Questa tragedia ci sprona ulteriormente a impegnarci senza sosta per rendere più sicuri i luoghi di lavoro in tutta la Toscana e chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti”, ha invece detto il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Per parte nostra – aggiunge – non faremo venir meno la scelta di investire sui controlli, sulla prevenzione e sulla cultura diffusa della sicurezza. La sicurezza è un elemento fondante per una buona qualità della vita, per una società coesa e giusta, per la dignità del lavoro”.