Toscana

Influenza aviaria, la Toscana fa le prove

Entro il mese di marzo, in una delle Asl della Toscana ancora da individuare, verrà affettuata una esercitazione “sul campo” per fronteggiare un ipotetico focolaio di influenza aviaria. Lo ha deciso il Dipartimento regionale per il diritto alla salute, incrementando così le azioni di monitoraggio, prevenzione e preparazione già avviate fin dai primi giorni dell’autunno 2005, quando il problema è emerso a livello internazionale.

Già nei mesi scorsi il Dipartimento aveva preparato e diffuso presso tutti i soggetti interessati (medici, veterinari, allevatori, commercianti, traportatori, addetti alla trasformazione delle carni, deterntori di animali avicoli da compagnia, cacciatori, tecnici, professionisti) una serie di schede tecniche con le indicazioni sui comportamenti e le procedure da osservare in tema di prevenzione, vaccinazione, igiene di persone e locali, sintomatologia.

“Le schede da leggere, memorizzare e archiviare in caso di necessità sono senz’altro utili – spiega l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – ma ben altra cosa è l’esperienza sul campo, e il modo di lavorare quando l’allarme vero scatta e ci si trova davanti ad un animale di cui si sospetta la grave patologia. Così come sperimentato per altri eventi di protezione civile daremo vita a una simulazione pratica che chiamerà tutti i protagonisti a misurarsi concretamente con l’emergenza, “come se” questa fosse effettivamente scattata. Impararemo a muoverci e a utilizzare al meglio gli strumenti di cui siano già da tempo dotati”.

Sul fronte della vigilanza veterinaria il programma iniziato a novembre non ha conosciuto soste. Gli allevamenti censiti sono stati 37.930 tra rurali e industriali, per un totale di 5774 aziende. Gli allevamenti visitati dai veterinari delle Asl sono stati 892, e circa 3000 capi sono stati sottoposti a prelievo ematico. Sono stati visitati anche 168 mercati, agrarie e altri centri. I controlli alla distribuzione, che sono stati 1027, hanno portato al sequestro di oltre due tonnellate di derrate.

Infine verranno inviati in tutte le Asl della Toscana gli Indirizzi operativi di sanità pubblica per la gestione di un focolaio di influenza aviaria, ossia il documento predisposto dal dipartimento per il diritto alla salute che dettaglia tutte le procedure per intervenire in caso di focolaio sospettato o accertato. L’esperienza maturata dal Servizio Sanitario Toscana all’epoca della Sars è utile anche in questa occasione. Una recente ricognizione effettuata nelle strutture sanitarie con reparti ad alto isolamento ha messo in luce la disponibilità di 139 stanze a pressione negativa, per un totale di 237 posti letto disponibili. (sc)