Toscana

Intesa tra Regione, Uncem ed Anef per rilanciare il sistema neve

L’intesa stabilisce un pacchetto di impegni e di iniziative volte a favorire un cambiamento di rotta per l’economia dei quattro comprensori sciistici regionali, che vivono una fase delicatissima.

In particolare il presidente della Regione Enrico Rossi ha parlato di velocizzazione nei finanziamenti e negli investimenti, nonchè di diminuzione dei costi. Ha ricordato che sulla questione ha già espresso parere favorevole la Conferenza Stato-Regioni e che si aspetta solo che il Parlamento legiferi in proposito. Rossi ha sottolineato inoltre l’importanza del protocollo sottoscritto da Emilia-Romagna e Toscana per perseguire adeguate politiche di confine.Giurlani, da parte sua dopo aver ringraziato Rossi per il suo impegno e per il riconoscimento del ruolo che svolgono le comunità montane, ha sottolineato l’importanza del sistema-neve per la montagna toscana, considerata in tutta la sua estensione, dall’Abetone all’Amiata, dalla Lunigiana alla Garfagnana,etc.

“Il primo fronte riguarda il piano di sviluppo Regionale, che sarà approvato a breve”, osserva Giurlani. “Qui dovrà essere ben evidenziata la necessità di investire nel settore neve, attraverso la promozione del turismo e dell’impiantistica sportiva”. La Regione, cioè, “dovrà impegnarsi a reperire risorse necessarie per definire, su scala pluriennale, specifici progetti per rilanciare l’offerta turistico-commerciale nei comprensori sciistici”. Investimenti stabili per salvaguardare le condizioni di sicurezza delle piste, per gli interventi di adeguamento degli impianti, per il potenziamento dell’attività sciistica, essendo questa il volano di sviluppo economico di un intero territorio (quando manca la neve, si fermano migliaia di lavoratori, non solo gli addetti alle piste, ma un intero indotto).

“Il secondo fronte su cui il presidente Rossi garantisce il suo impegno”, prosegue Giurlani, “riguarda la legge regionale sulla ‘neve’. Bisogna subito mettere mano alla 93193, la vecchia normativa regionale sulle piste da sci e gli impianti a fune. Le regioni limitrofe lo hanno già fatto, dotandosi di norme più avanzate”.

“Il terzo fronte attiene infine alla strategia di promozione dell’intero sistema, che consolidi e sviluppi in qualcosa di più complessivo le esperienze compiute da Uncem con “Toscana neve”, il bollettino di tutte le stazioni sciistiche, realizzato per Buongiorno Regione-Tgr Toscana”. E, naturalmente, il governatore dovrà fare propria la questione più urgente, che è quella di dare una mano perché “l’area bianca”, quest’anno fortemente in crisi per tutta una serie di ragioni (crisi generale, maltempo, etc), non vada in default. Il grido di allarme si è già fatto sentire. E, tra i primi, a lanciarlo sono stati appunto gli impiantisti di Anef, i quali hanno ricordato come la crisi del circolo bianco investa un vasto indotto, costituito da parecchi posti di lavoro. “Per la prima volta, sotto l’egida del presidente Rossi, il sistema neve è unito in maniera forte”, conclude Giurlani. “E se lavoreremo tutti insieme, potremo conseguire sicuramente i risultati attesi”.

Formento ha elogiato l’iniziativa definendola “un fatto storico”, primo esempio in Italia come modello di sviiluppo per la montagna italiana.Plauso anche dal sindaco di Abetone.