Toscana

Istituto degli Innocenti e Csi, lo sport per aiutare le mamme e i bambini

  i ha aiutati a socializzare, a essere meno diffidenti e a ritagliarsi uno spazio in più di serenità. É lo sport, entrato nelle tre strutture d’accoglienza per mamme e bambini dell’Istituto degli Innocenti grazie al protocollo siglato con il Csi (Centro sportivo italiano) della Toscana, associazione senza scopo di lucro di promozione sportiva riconosciuta dal Coni.L’accordo è nato due anni fa per promuovere l’attività sportiva rivolta ai piccoli ospiti di Casa Bambini e alle donne di Casa Madri e Casa Rondini dell’Istituto e oggi si rinnova. Calcio, nuoto e danza saranno alcuni dei corsi organizzati per i bambini fuori e dentro le strutture, a cui si aggiungono anche acquagym, yoga e pilates per le mamme.La novità per i prossimi due anni sarà la costruzione di percorsi personalizzati, con un’attenzione particolare alla storia e alla situazione dei singoli ospiti delle case d’accoglienza e un maggiore coinvolgimento dei centri polisportivi del territorio, che parte dalla convenzione con la palestra Olympus di via di Ripoli a Firenze dove bambini e mamme potranno scegliere tra tante attività.Tutti i progetti saranno dedicati alle persone accolte nelle tre case – casa Rondini, casa Bambini, casa Madri – per un totale di 21 donne a cui si aggiungono i bambini fino a 8 anni di età. Saranno proposti loro percorsi diversi in modo che gli ospiti delle case d’accoglienza, con le proprie storie, possano sperimentare un approccio del tutto personale allo sport.Sport che è per loro soprattutto un’opportunità di socializzazione e di confronto, come spiega una delle madri ospite delle strutture che accolgono donne e i loro figli in situazione di forte disagio: «Mi sento sola, con tanti problemi con cui fare i conti e molti ancora da affrontare. Fare yoga e pilates con altre donne aiuta, finalmente qualcosa di positivo, che posso scegliere di fare o meno, senza costrizioni». Poi ci sono le storie di bambini, piccoli fino a 8 anni, che hanno vissuto l’esperienza come un gioco. «Come è giusto che sia, e questo li ha aiutati ad essere più socievoli, meno diffidenti verso il prossimo e non è poco, considerato la storia familiare da cui provengono. Lo sport dà regole, stabilità ed è anche un modo di sfogarsi» racconta Sara, operatrice Csi che ha seguito i bambini in piccoli gruppi nel corso di questi due anni, fino al periodo del lockdown che ha bloccato le attività.«Lo sport è fondamentale per la crescita non solo fisica, ma anche sociale e psicologica dei bambini e delle madri che ospitiamo – dichiara la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida  –  Uno strumento attraverso cui socializzare, sconfiggere pregiudizi e combattere l’emarginazione. Siamo felici che l’intesa e la collaborazione con il Csi vada avanti e che si possa partire dai bambini e dalle loro madri, prendendoli come punto di riferimento per costruire una società nella quale i valori umani e civili possano essere sempre più diffusi e condivisi.  «Dopo la positiva esperienza di questi due anni di collaborazione tra Csi e Istituto degli Innocenti, il legame tra sport, educazione e crescita dei bambini si rafforza e si amplia» sottolinea il presidente regionale Csi Carlo Faraci. Il presidente pronvinciale Csi, Roberto Posarelli, sottolinea: «Abbiamo pensato di coinvolgere nel progetto alcuni centri polisportivi fiorentini e in particolare attiveremo una convenzione con la palestra Olympus per offrire alle mamme e ai bambini un’ampia scelta di attività, dall’acquaticità per adulti e bambini, al calcio, allo yoga e pilates, senza comunque precluderci l’apertura ad altre associazioni e strutture del territorio, che stiamo valutando».