Toscana

Italiane rapite, ultimatum via web

Dopo la rivendicazione arriva anche un ultimatum e sempre da un sito web. In un comunicato apparso sul forum filo-fondamentalistico www.islamic-minbar.com, il sedicente gruppo integralistico Ansar al-Zawahri che si richiama al numero due di «al-Qaeda», l’ex medico egiziano Ayman al-Zawahri, chiede all’Italia «di promettere incondizionatamente il rilascio di tutte le donne musulmane detenute nelle carceri irachene», promettendo in cambio «qualche informazione sulle due italiane in ostaggio. Il governo dell’Italia – prosegue il comunicato – ha 24 ore di tempo per rispondere alle nostre richieste, in caso contrario il popolo italiano non scoprirà mai la sorte delle due prigioniere». Un ultimatum di 24 ore all’Italia per la sorte delle due cooperanti rapite a Baghdad, Simona Torretta e Simona Pari, sulla cui autenticità vi sono ovviamente molti dubbi, così come era avvenuto per la rivendicazione del gruppo «Ansar El Zawahri» (I partigiani di El Zawahri). «La richiesta dei terroristi – ha dichiarato il vice ministro dell’Interno iracheno e capo dell’intelligence Hussein Kamal – è inaccettabile e impraticabile».

L’ultimatum manca di alcuni elementi di chiarezza. Non è infatti chiaro da quando scatterebbe l’inizio delle 24 ore, anche se nel sito il testo è comparso alle 01:41 di stamane. Un elemento che non dice molto dal momento che che l’orario è quello di diffusione da parte non del gruppo che lo firma, ma da parte di «Ansar Al Jihad Al Musallah» (i partigiani della lotta armata). Ieri infatti il supervisore generale del sito islamic-minbar.com ha interdetto l’accesso alla chat-room del sito proprio ad Ansar Al Zawahri. Dunque, «I partigiani della lotta armata», avrebbero usato la «cortesia» di ospitare oggi l’ultimatum per bypassare il divieto di accesso deciso ieri. Gli esperti, comunque, ritengono che l’orario da ritenere valido per l’ultimatum – ammesso che sia attendibile – è quello della sua comparsa in rete, le 01:41 di venerdì 10 settembre.

«Il governo e le istituzioni devono lavorare affinché il proprio personale esperto tenti tutte le strade e attivi tutti i canali per la liberazione dei quattro operatori rapiti in Iraq». È l’appello lanciato da Sergio Marelli, presidente dell’associazione Ong italiane, a seguito dell’ultimatum lanciato dai terroristi. Anche per don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, «il governo italiano porti avanti tutte le trattative possibili per salvare la vita delle operatrici umanitarie senza cedere ai ricatti».

Ecco il testo integrale dell’ultimatum pubblicato nel forum filo-fondamentalistico www.islamic-minbar.com: «Il governo italiano sionista, crociato e criminale deve liberare le prigioniere mussulmane da tutte le prigioni delle forze d’occupazione in territorio iracheno per avere poche, anzi pochissime, informazioni sulle prigioniere italiane. Non può nessun musulmano nel mondo, sciita o sunnita, negoziare con un governo sionista, crociato e criminale che aiuti le forze d’occupazione americana violentare le donne mussulmane nelle prigioni dell’iraq. perché il mussulmano non può negoziare con quelli che contestano la sua dignità e il suo onore. Vogliamo dal governo italiano una promessa seria di liberare tutte le prigioniere mussulmane nelle prigioni in Iraq, e il governo italiano sa che la nostra parola è come una spada. Il governo danese deve aspettare la sua punizione… e con l’aiuto di Dio abbiamo punito sia l’Italia che la Russia e ora tocca alla Danimarca».

Angoscia per le due operatrici rapite in Iraq

ONG SU ULTIMATUM, «ATTIVARE TUTTI I CANALI PER LA LIBERAZIONE»

CARITAS ITALIANA SU ULTIMATUM, «PORTARE AVANTI TUTTE LE TRATTATIVE POSSIBILI»