Toscana

KENIA, CONSIGLIO SICUREZZA PER DIALOGO E RICONCILIAZIONE, ARRIVA DELEGAZIONE ONU

“Cessare immediatamente le violenze, compresi gli attacchi su basi etniche, smantellare le bande armate, migliorare la situazione umanitaria e ristabilire i diritti umani”: lo ha chiesto il Consiglio di sicurezza dell’Onu, nella sua seconda dichiarazione non vincolante dall’inizio degli scontri, alla fine di dicembre, letta ieri dal presidente di turno, il panamense Ricardo Alberto Arias. Esprimendo “profonda preoccupazione per il fatto che, nonostante gli impegni presi il 1° febbraio (vedi archivio MISNA), i civili continuano ad essere uccisi soggetti ad abusi e costretti a lasciare le loro case a seguito delle contestate elezioni del 27 dicembre”, il Consiglio ha accolto con favore “l’annuncio di progressi nei negoziati supervisionati dall’ex-segretario generale Kofi Annan”. I Quindici hanno ribadito che “la sola soluzione alla crisi risiede nel dialogo, nel compromesso e nella riconciliazione” esortando i dirigenti politici kenyani “ad assumersi le loro responsabilità impegnandosi pienamente nella ricerca di una soluzione politica sostenibile”. Giudicando “catastrofica la situazione umanitaria” il Consiglio ha chiesto anche di garantire “la protezione dei rifugiati e degli sfollati interni” evidenziando inoltre “la necessità di evitare l’impunità per i responsabili delle violenze”. Al segretario generale Ban Ki-moon, intervenuto ieri al Palazzo di Vetro, è stato chiesto di riferire “su come le Nazioni Unite possano sostenere ulteriormente gli sforzi di mediazione in Kenya”. Intanto, in attesa dell’arrivo di John Holmes, sottosegretario generale dell’ufficio per il coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (Ocha), annunciato ieri da Ban e previsto per domani, una delegazione dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Louise Arbour, è giunta a Nairobi per indagare sulle denunce di “gravi violazioni dei diritti umani commesse nelle ultime settimane”; nella sua missione sul terreno, che durerà tre settimane, la delegazione incontrerà vittime, testimoni, esponenti del governo, dell’opposizione e della società civile. “La verità e la riconciliazione hanno un’importanza fondamentale per porre fine alla violenza e prevenire ulteriori violazioni” ha detto Arbour in un comunicato.Misna