Toscana

LA TOSCANA SECONDO IL CENSIS: ALTO BENESSERE MA ATTENTI AD APPAGAMENTO

(ASCA) – I toscani sono soddisfatti dalla loro vita ma proprio il benessere potrebbe portare al rischio di una società ferma. E’ quanto emerge dall’indagine del Censis sulla realtà regionale presentata oggi. Il Censis ha interrogato i toscani sul grado di soddisfazione per le propria città (70,4%).della propria abitazione (90%), traendone la conclusione che quella della Toscana è una società soddisfatta di sé stessa, quindi stabile (solo il 7,9% ha cambiato lavoro negli ultimi tre anni e il 2,6% ha cambiato casa). Ma questo livello di benessere potrebbe – ed ecco il rischio – farla scivolare nell’appagamento: per il 54,7% la Toscana è una regione a benessere diffuso dove prevale un certo immobilismo. Ma le risorse per reagire ci sono: il 45,3% ritiene vi siano ampi spazi per innovazione e creatività. Per il Censis la toscana ha resistito meglio di altre regioni all’impatto della crisi: l’Istituto registra la tenuta dell’occupazione meglio che altrove (nel 2009 in Italia cala dell’1,6%, in Toscana dello 0,5, anche se la crisi ha colpito giovani e donne sotto i 29 anni; meno 5,7% di occupazione giovanile; meno 6,2% di donne under 29) ), le imprese che non chiudono e non licenziano nonostante le difficoltà (il 41% degli interpellati), il modello solidale. “E” una fase difficile ma proprio per questo pensiamo che la sfida sia all’altezza del nostro impegno – commenta l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini – in questo senso l’indagine del Censis, che sonda gli umori della società toscana interrogando i suoi protagonisti in tutti i settori e in tutte le sue componenti, è per noi uno strumento prezioso e di grande interesse. Ma è anche una conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta. Da un lato infatti ci conferma negli obiettivi che ci siamo dati e che sono le linee portanti del Prs che puntano ad uno sviluppo sostenibile, a rilanciare la competitività dell’industria sui mercati nazionali e internazionali, ad attrarre nuovi investimenti anche da fuori regione, a conquistare i nuovi mercati emergenti grazie a produzioni e processi innovativi e di qualità. Dall’altro ci conforta nella sce lta degli strumenti, che abbiamo individuato e stiamo mettendo in campo: in particolare di quelli a sostegno del lavoro e delle imprese”.