Toscana

LAVORO, EATON DI MASSA, LA REGIONE CHIEDE UN TAVOLO NAZIONALE

Un tavolo nazionale per discutere della crisi dello stabilimento Eaton di Massa. Lo ha chiesto l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, che subito dopo l’incontro con i rappresentanti delle istituzioni locali e delle rappresentanze sindacali che si è tenuto in Regione, ha inviato una lettera al Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. «La Regione – ha detto Simoncini – ha seguito con attenzione fin dall’inizio la vicenda della Eaton e continuerà a farlo. Convocheremo l’azienda chiedendo un confronto già per il prossimo mercoledì, 15 ottobre. Inoltre io e il presidente della Regione Claudio Martini saremo a Massa lunedì 13 per partecipare all’assemblea degli eletti che è stata convocata dalla Provincia di Massa per quella data«. La proposta dell’assessore di coinvolgere il Governo chiedendo la r! apida attivazione di un tavolo di discussione nazionale è stata accolta con favore dai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, dalle categorie e dalle rappresentanze sindacali aziendali oltre che dal sindaco di Massa Roberto Pucci e dall’assessore al lavoro della Provincia di Massa Carrara Raffaele Parrini. La Eaton, che nello stabilimento di Massa conta 345 dipendenti oltre ad una cinquantina di occupati nell’indotto, è una importante multinazionale del settore della meccanica, con presidi industriali importanti anche in altre regioni italiane. La crisi a Massa è stata ufficialmente generata dalla perdita delle commesse da parte del gruppo Fiat, commesse che rappresentavano circa il 40% del fatturato aziendale. Ancora non ci sono comunicazioni ufficiali ma si temono decisioni drastiche da parte dell’azienda. «L’attivazione di una discussione nazionale – ha spiegato l’assessore Simoncini – è più che mai importante, anche perché il caso Eaton è il simbolo di una più generale c! risi del settore della componentistica auto di cui il Governo deve prendere atto». Sui punti fermi da portare avanti in tutte le sedi di trattativa la posizione delle istituzioni e dei sindacati coincide. «La salvaguardia della continuità produttiva, dei livelli occupazionali e l’affermazione del principio della responsabilità sociale delle imprese rispetto al territorio– ha detto l’assessore Simoncini – sono tre principi sui quali non siamo disposti a transigere. Non è pensabile che un’azienda insista su un territorio per 30 anni, ne sfrutti risorse e maestranze e poi decida di ridurre pesantemente il proprio ruolo in quell’area, privilegiandone altre, solo a fronte di un calo nelle commissioni. Tutti siamo consapevoli delle difficoltà di mercato, ma questo non autorizza l’azienda a disinteressarsi delle ripercussioni delle proprie scelte sul territorio».La discussione sulla Eaton ha rappresentato anche ! l’occasione per fare il punto sulle difficoltà occupazi! onali de ll’intera area della Lunigiana. «La situazione va drammatizzandosi – ha detto il sindaco di Massa – chiedo una maggiore attenzione per rendere più appetibile per gli investitori questa fetta del territorio toscano e vorrei anche che il tavolo che si aprirà a Roma sulla Eaton fosse un tavolo in cui parlare anche delle infrastrutture che mancano in questa zona». (cs- Pamela Pucci)