Toscana

LAVORO, I DESIDERATA DELLA CISL PISANA PER IL 2010 RACCOLTE IN UNA MISSIVA A BABBO NATALE

L’indirizzo è quello giusto: «Santa Claus, Rovaniemi, Circolo polare artico, Finlandia». Babbo Natale abita qui. Diffidate da chi dà un indirizzo diverso. Anche il segretario generale della Cisl pisana Gianfranco Bilanci ha scritto una missiva a questo indirizzo. Al suo interno i desiderata del sindacato per il prossimo anno.«Caro Babbo Natale – scrive Bilanci – l’anno che si chiude è stato particolarmente difficile per le nostre famiglie. I disoccupati e gli inoccupati sono in aumento: in provincia di Pisa erano 30574 nel 2008, sono settemila di più oggi (precisamente 37023 secondo l’ultimo dato ufficiale del Centro per l’impiego, aggiornato al 12 ottobre 2009). Molti lavoratori hanno rinunciato ad una, due, tre, dieci mensilità nella speranza di poter continuare a lavorare nell’azienda in cui sono cresciuti ed hanno maturato competenze per una vita. Molte aziende, in mancanza di commesse, spesso responsabilmente, hanno cercato di correre ai ripari come potevano: prima hanno concesso il maggior numero di ferie possibile ai “loro” dipendenti, poi hanno chiesto per loro la cassa integrazione guadagni. Nella nostra provincia l’Inps ha autorizzato da gennaio a novembre 3.559mila e 239 ore di cassa integrazione. Il segnale di una crisi storica: nel 2008 le ore di cassa integrazione accordate erano state cinque volte meno, nel 2007 otto volte meno.Dei 3.559mila e 239 ore di cassa integrazione, 2.636mila e 949 ore sono quelle di cassa integrazione ordinaria, 922.290 ore di cassa integrazione straordinaria. Una integrazione al reddito che ha interessato un impiegato ogni sette operai.La missiva è stata consegnata questa mattina, alle ore 11, al portalettere. Da Pisa partirà immediatamente in direzione Lapponia. Parola di Poste Spa.La Cisl è convinta che «dalla crisi forse possiamo uscire». Secondo il sindacato «dopo il boom della cassa integrazione a settembre ed ottobre, a novembre il numero delle ore di Cig è sensibilmente sceso. Speriamo, però, non a caro prezzo per gli stessi lavoratori: ora che alcune commesse paiono tornare, non vorremmo che gli imprenditori fossero tentati di riprendere le proprie attività con un organico più snello. Per questo abbiamo attivato da alcuni mesi una task-force: per far visita alle piccole aziende in crisi, e discutere con i titolari come uscirne insieme, imprenditori, operai e istituzioni. In 45 giorni i nostri operatori hanno visitato ben 126 aziende: qui lavoravano, fino ad oggi, 1492 addetti; per 866 di questi è stata chiesta la cassa in deroga».«Caro Babbo Natale – ha scritto ancora nella missiva Bilanci – il lavoro è diminuito. Ma le bocche da sfamare sono le stesse. Lo Stato non aiuta a sufficienza le famiglie: deludente l’ultima finanziaria. Ma pure gli enti locali – che vivono anche grazie ad Ici sulla seconda casa, aliquote Irpef, occupazione del suolo pubblico e Tia – potrebbero fare di più. Così come i soggetti gestori dei servizi pubblici e di pubblica utilità (acqua, energia elettrica, gas, raccolta e smaltimento rifiuti) dovrebbero introdurre: tariffe sociali per i meno abbienti, tariffe progressive secondo l’Isee».«Caro Babbo Natale – continua la lettera del segretario generale della Cisl pisana – siamo preoccupati per l’annuncio dei tagli dei trasferimenti dallo Stato al welfare locale (- 1,6 milioni di euro nell’anno in corso). Ci piacerebbe, però, discutere più a fondo come vengono spese le risorse del fondo sociale locale. Ad esempio, ci piacerebbe che fossero incoraggiate e sostenute quelle famiglie che scelgono di tenersi a casa i loro “vecchi” non più autosufficienti».«Quello che ci lasciamo alle spalle non è stato un anno particolarmente felice anche per le relazioni sindacali – ha osservato il segretario generale della Cisl di Pisa Gianfranco Bilanci. La Cisl ha sempre voluto trattare con tutte le controparti ed in presenza di governi nazionali e locali di tutti i colori. Perché l’interesse dei lavoratori vien prima anche della politica. Per questo Fim/Cisl, insieme ad Uilm/Uil, hanno sottoscritto, nello scorso marzo, un contratto aziendale con Piaggio che giudichiamo molto positivo e che ha superato anche la prova del referendum. Per questo, a livello nazionale, con due mesi e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza, Fim/Cisl e Uilm/Uil hanno firmato un contratto nazionale dei metalmeccanici: senza un giorno di sciopero abbiamo ottenuto l’aumento che volevamo, l’istituzione di un fondo di solidarietà nazionale della categoria, il miglioramento dei contratti atipici, dell’elemento perequativo, e molto altro. Fiom/Cgil, evidentemente, no.Che il nuovo anno ci porti un mondo più equo, solidale, a misura dei ‘deboli’. Chiediamo troppo, Babbo Natale?».