Toscana

LEGAMBIENTE, IN 2010 CRESCONO IN TOSCANA ECOREATI. 1789 PERSONE DENUNCIATE

(ASCA) – Per i reati ambientali peggiora la situazione della Toscana che rispetto al 2010 sale di una posizione e si piazza al 6* posto della lista dei ‘cattivi’, preceduta da Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio. La regione vede 2.132 infrazioni accertate e una percentuale sul totale di 6,9%, 1.789 persone denunciate, 18 arresti e 526 sequestri effettuati. La fotografia dell’ecocriminalità emerge dai dati ufficiali forniti dalle Forze dell’ordine ed elaborati da Legambiente nel rapporto ‘Ecomafie’. Settore dolente, quello dei rifiuti che anche in Toscana ha raggiunto, nel 2010, cifre preoccupanti confermandosi a metà classifica (8° posto) con 345 reati accertati, il 5,8% sul totale nazionale. “Si intensificano – rileva Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana – gli arresti e gli illeciti accertati, cresce il numero delle persone denunciate e di sequestri effettuati, nello specifico, si registra una decisa impennata di infrazioni nel ciclo dei rifiuti e in quello del cemento, crescono i reati contro la fauna e quelli contro l’ambiente e il patrimonio culturale. Numeri che fotografano un incessante impegno delle forze dell’ordine, e in genere delle autorità preposte ai controlli, costretti a misurarsi ogni ora con una crescente e preoccupante aggressione all’ambiente in tutta la regione. Stabile l’immenso giro d’affari: anche quest’anno, nonostante l’inasprirsi della crisi economica, c’é un’economia che non sembra subire i contraccolpi anzi ne aumenta il fatturato nazionale su livelli da brividi, intorno ai 20 milioni di euro”. La criminalità ambientale trova il suo terreno fertile, secondo il rapporto, anche nel ciclo illegale del cemento, spingendo la Toscana al 6° posto nella classifica per numero di infrazioni penali, che raggiungono quota 449, con una percentuale sul totale del 6,5%, con il risultato di 614 persone denunciate e 92 sequestri effettuati.