Toscana

LIBANO, SCIOPERO GENERALE DI HEZBOLLAH: SCONTRI PROVOCANO VITTIME E FERITI

Almeno una persona è morta e circa 70 sono rimaste ferite negli scontri tra fazioni rivali in tutto il paese, dove è in corso lo sciopero generale indetto dalle forze dell’opposizione guidate dal movimento sciita Hezbollah per costringere alle dimissioni il governo del primo ministro Fuad Siniora e imporre la convocazione di elezioni anticipate. Un attivista è morto e 11 sono stati feriti nella città settentrionale di Tripoli durante gli scontri tra gli abitanti del quartiere sunnita di Bab Tebbaneh e quelli di Baal Mohsen, dove risiede una comunità di ‘alaouiti’, minoranza musulmana al potere in Siria.

Un altro manifestante, secondo l’agenzia libanese Nna un sostenitore del governo, sarebbe morto a nord di Beirut in scontri analoghi, portando a due il numero delle vittime di oggi. Le manifestazioni hanno paralizzato il paese dove i dimostranti hanno bloccato numerose strade e dato alle fiamme pneumatici, mentre diverse compagnie aeree hanno sospeso i voli per la capitale dopo che i manifestanti hanno interrotto le comunicazioni tra lo scalo e il centro della città. Dimostranti sono rimasti feriti – alcuni da colpi d’arma da fuoco – a Beirut, Byblos, Batroun e Sofar, ma l’episodio più violento sarebbe avvenuto nel villaggio settentrionale di Halba a maggioranza cristiana: sei persone – tutti attivisti del movimento pro-occidentale ‘Futuro’ – sono rimaste ferite in maniera grave durante uno scontro a fuoco tra difensori del governo e sostenitori del Partito nazionalista sociale siriano, alleato di Hezbollah. Misna