Toscana

LIBIA: ASIANEWS, NESSUN ARSENALE. SOLO SCORIE NUCLEARI RISALENTI A 2003

(ASCA) -  “Il ritrovamento dell’arsenale nucleare è una bufala. Le scorie radioattive esistono, ma fanno ancora parte del programma di arricchimento dell’uranio smantellato nel 2003. Tutti sapevano che Gheddafi aveva consegnato solo il 55% del materiale necessario per la creazione di armi di distruzione di massa”. Lo hanno detto fonti anonime, esperti e diretti testimoni del programma, all’agenzia ASIANEWS, dopo l’annuncio di Mahmoud Jibril, primo ministro del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), del ritrovamento dell’arsenale nucleare del rais. Secondo le fonti citate dall’agenzia del Pime, tali materiali sarebbero pericolosi solo se si dispone della tecnologia adeguata. Nel 2003 Gheddafi aveva firmato un accordo con i Paesi occidentali che prevedeva lo smantellamento del suo programma nucleare. Ciò per consentire il rientro della Libia nella comunità internazionale. Il patto prevedeva una serie di finanziamenti economici erogati in gran parte dall’allora governo Bush. Secondo gli esperti, il progetto per la bomba atomica era in gran parte completo e comprendeva circa 4mila centrifughe per l’arricchimento dell’uranio in grado di produrre materiale fissile. Per ottenere tale tecnologia – ricorda sempre AsiaNews – Gheddafi aveva pagato tra i 100 e 200 milioni di dollari Usa al network di proliferazione atomica gestito da Abdul Qadeer Khan, il padre della bomba atomica pakistana. Per uno screzio fra il regime e gli Stati Uniti, accusati di non aver mai consegnato i finanziamenti promessi, il rais aveva rimandato al 2009 l’inizio della consegna del materiale stoccato. Le fonti di AsiaNews spiegano che “quanto ritrovato dai ribelli corrisponde al materiale non ancora smaltito”. A ciò si aggiungono le scorie provenienti dalla centrale nucleare di Tajura (periferia di Tripoli) creata nel 1983. “Nonostante la loro potenziale pericolosità – aggiungono – si è ben lontani dalla presenza di armi nucleari”.