Toscana

Lavoro e impresa, un “manifesto” di Confcooperative per il rilancio immediato

In questo momento sulle imprese si assommano, si legge in un ‘manifesto’ della federazione, “l’enorme difficoltà a rimanere in mercati rivoluzionati, la mancanza di prospettive, la scarsa liquidità”. Non solo. C’è “un aumento esponenziale della responsabilità verso i proprio soci/dipendenti e clienti”, l’aumento dei controlli e la “difficoltà a districarsi in numero straordinario di provvedimenti statali, regionali e comunali anche in contrasto tra di loro”, infine la ricerca dei dispositivi di protezione personale “necessari in una situazione di carenza oppure con prezzi aumentati”.

In queste condizioni continuare a fare impresa è davvero difficile. Per questo Confcooperative Toscana “lavoro e servizi” chiede che vengano realizzati alcuni punti “su cui incardinare un piano di rilancio per l’immediato”.

Prima di tutto la “sospensione del meccanismo di split payment, in modo da lasciare importanti risorse alle aziende” e “consentire la rivalutazione dei beni strumentali delle imprese affinché vi sia un rafforzamento dei patrimoni e quindi maggiori garanzie per l’accesso al credito”.

Necessario poi “sbloccare immediatamente i pagamenti delle pubbliche amministrazioni, anche aiutando con fondo apposito le stazioni appaltanti con crisi di liquidità”.

“Sospendere il prelievo fiscale – continua il documento/manifesto – per le aziende nei settori travolti dalla crisi quali turismo, gestione e promozione culturale, organizzazione eventi e trasporto persone”.

Semplificare le procedure di gara sia nei lavori pubblici che nell’acquisizione di beni e servizi” e “stabilire criteri univoci e chiari per le procedure di sicurezza e la sanificazione”.

Infine, “modificare immediatamente i criteri di rischio in capo all’impresa trasmutando il contagio da covid-19 da infortunio lavorativo a malattia professionale”.

“A queste misure puntuali e piuttosto immediate – conclude Clementi – riteniamo debba affiancarsi un ben più ampio progetto di rilancio del sistema produttivo, un vero piano di rilancio industriale nazionale, in cui la cooperazione non può che esserne protagonista”.