Toscana

Lunigiana, sei comuni mettono al centro le politiche familiari. De Palo (Forum): «Modello da esportare»

L’adesione di queste realtà della Lunigiana alla Rete dei Comuni Amici della Famiglia è stata resa possibile dalla spinta propulsiva del Comune di Pontremoli il quale, per precisa scelta del suo Sindaco, Lucia Baracchini, e del Delegato alle Politiche Familiari, Paolo Parodi, da anni ha posto in essere azioni concrete in favore di chi sceglie di ‘far famiglia’. Dalla costituzione della ‘Consulta della Famiglia’ alla sperimentazione di un ‘Quoziente Pontremoli’, con politiche tariffarie che tenessero conto della numerosità dei nuclei familiari. Fino all’introduzione, nel marzo scorso, del vero e proprio ‘Fattore Famiglia’, con l’allargamento dell’attenzione fiscale ai carichi e alle responsabilità familiari oltre che alla retta dell’asilo nido e ai trasporti per gli scolari, anche alle tariffe della mensa scolastica.

«Sono molto contento di essere qui oggi – sottolinea il presidente nazionale del Forum Famiglie, Gigi De Palo – soprattutto perché nel compiere la loro scelta di stare concretamente, con azioni reali, al fianco delle famiglie, questi Comuni hanno voluto fortemente che fossero proprio il Forum delle Famiglie regionale e quello nazionale a presenziare a questa giornata: il riconoscimento della garanzia offerta dal nostro lavoro e dall’impegno costante a tutela della bellezza della scelta familiare. Il mio auspicio è che altri comuni, in Toscana e non solo, seguano questo esempio virtuoso».

«Una Rete come quella appena costituita – aggiunge Francesco Zini, neo-presidente del Forum Famiglie della Toscana – rappresenta una novità assoluta nel nostro tessuto regionale ed è tanto più significativa se si pensa che la Toscana vive oggi più di altre regioni italiane i segni drammatici dello spopolamento e dell’inverno demografico, con circa 18mila persone che spariscono ogni anno. Avvertiamo forte il bisogno di un cambio di mentalità da parte delle istituzioni locali, che dovrebbero mettere come prioritaria l’esigenza di adesione al Patto per la Natalità proposto dal Forum, anche perché le conseguenze di questa crisi demografica incidono capillarmente su tutti i settori: turismo, sanità, previdenza, servizi. Ecco perché la buona notizia di questo modello che oggi nasce in Lunigiana merita di essere imitata ed esportata anche nelle altre province della regione».

A conferma dell’attenzione speciale posta nei riguardi delle famiglie e dei loro componenti, l’amministrazione comunale di Pontremoli ha annunciato anche l’introduzione di una misura dedicata ai nuovi nati: integrerà con 100 euro di ‘bonus natalità’ gli 800 euro del ‘bonus mamma domani’ erogati dallo Stato per ciascun bebè venuto al mondo nel 2018 e residente nella città e ha invitato a fare altrettanto la locale Società della Salute, così da raggiungere i mille euro di contributo complessivo per ogni neonato che si aggiungerà alla comunità cittadina. «La firma di oggi conferma che sono tante, nel nostro Paese, le realtà attente al presente e al futuro dei cittadini e del proprio tessuto socio-economico», conclude De Palo.