Toscana

MARE: CONFERENZA LIVORNO; DA REGIONE RISORSE PER 288 MILIONI; TOSCANI COSTA VIVONO MENO QUELLI DI TERRA

Ammontano a 288 milioni di euro le risorse complessive che la Toscana ha già programmato e in corso di attuazione a favore del mare. Sono destinate al territorio costiero e insulare della regione e riguardano i settori della nautica da diporto, il turismo e il commercio, la pesca e l’acquacoltura, le infrastrutture, i porti e gli interventi per arginare l’erosione costiera. Lo ha comunicato l’assessore regionale alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci aprendo stamani a Livorno la seconda Conferenza regionale del mare. “Dinamismo economico e rispetto dell’ambiente – ha detto – sono i due temi sui quali la Toscana sta costruendo la futura politica marittima. Il nostro impegno economico e politico è segnato da interventi all’insegna dello sviluppo sostenibile superando quella visione che tiene separate le varie politiche settoriali. In risposta anche al Libro Verde “Verso la futura politica marittima dell’Union”, vogliamo produrre valore impiegando in maniera più efficiente minori risorse materiali lungo la frontiera della qualità, aumentando i collegamenti, stimolando l’innovazione e la diffusione della conoscenza, come fattori di competitività, sviluppo e benessere”.

Numerosi gli investimenti. Uno degli interventi più importanti, a livello infrastrutturale, è la realizzazione della piattaforma logistica costiera che prevede tra l’altro il potenziamento della direttrice tirrenica, dei corridoi nazionali trasversali, e del sistema complessivo della piattaforma nelle varie modalità di trasporto, strade, ferrovie, porti, aeroporti e vie navigabili. Per il solo anno 2007 la Regione ha stanziato oltre 2 milioni di euro. La cifra rientra in un complessivo stanziamento di 527 milioni di euro dal 2007 al 2013 che comprende i fondi Fesr (50 milioni di euro), risorse statali (76 milioni di euro) e altre risorse (400 milioni di euro). A livello portuale, nell’ambito del Docup 2000-2006 il contributo del 50% della Regione è consistito in 6 milioni e 700mila euro che saranno stanziati entro il 2008; per il porto di Piombino 7 milioni e 800mila euro; per quello di Livorno 17 milioni e 600mila euro. Per i porti di Viareggio, Porto S.Stefano e Marina di Campo il contributo regionale consiste in 6 milioni e 400 mila euro. Alla pesca e all’acquicoltura sono stati destinati oltre 2 milioni di euro di risorse regionali e dal 2000 al 2006 oltre 30 milioni di contributi sono stati erogati a oltre 700 imprese di turismo e 17 milioni a 850 imprese di commercio.

A metà dell’anno scorso erano 33 i progetti definiti, finanziati con 107,6 milioni di euro per combattere l’ erosione costiera: 10 riguardano ricerche e monitoraggi (9,6 milioni di euro), 23 gli interventi sulla costa (8 a Livorno, 8 a Grosseto, 4 a Pisa, 2 a Massa e 1 a Lucca) affidati per lo più alle Province. Di questi due sono in corso di realizzazione, gli altri 21 in fase di progettazione. Nel Piano regionale di azione ambientale contro l’erosione della costa sono previsti da qui al 2010 altri 84,5 milioni di euro. Relativamente, infine, alla nautica da diporto, nel complesso sono sei i milioni di euro per lo sviluppo di un progetto integrato di network di servizi, per la realizzazione di due bandi che riguardano la filiera nautica da diporto e per il programma regionale di azioni innovative e progetti nel settore della nautica.

I toscani di mare vivono meno dei toscani di terra. L’aspettativa di vita per un uomo, nella Toscana centrale, supera i 79 anni mentre lungo la costa si ferma al di sotto dei 77 anni. La spiegazione della minor longevità sta probabilmente nelle peggiori condizioni di vita. Il dato è stato reso noto stamani nel corso della Conferenza del mare a Livorno. Lungo la costa, come in Garfagnana o in Casentino, si concentrano infatti alcune sacche di povertà: poveri relativi, che non sono indigenti ma che spesso comunque non possono permettersi una vacanza di quindici giorni l’anno, non riescono a comprare carne tutti i giorni o non hanno soldi da spendere per la casa. Si stiamo siano sei toscani su cento in tutta la regione, 215 mila persone in tutto, che diventano quasi sette su cento lungo la costa. Anche il primato della minore occupazione sta sulla costa. E’ Massa Carrara la provincia meno occupata della regione: 37,8% dell’intera popolazione. Il territorio dove più alto è il saldo turistico è l’Arcipelago, è ovunque negativo sulla costa invece il saldo commerciale che misura import ed export. Con la sola eccezione della Val di Cornia. E per la scuola non va meglio. Alcune zone costiere come la Versilia, al pari della Garfagnana o delle aree distrettuali del nord della Toscana, segnano di nuovo il passo con il 12% della popolazione che non ha completato la scuola dell’obbligo e quasi la metà, in qualche caso, che non possiede il diploma di scuola media superiore. Complessivamente, però, la Toscana non è una regione povera; infatti il reddito pro capite dei toscani è superiore alla media nazionale. Ci sono però zone dove si vive peggio che altrove: in qualche caso anche al di sotto, per certi aspetti, dello standard medio di vita. E in genere queste aree si distribuiscono lungo la costa o sulle montagne immediatamente a ridosso. (ANSA).