Toscana

MEDIO ORIENTE, APPROVATA RISOLUZIONE ONU PER TREGUA, PARTE MASSICCIA OFFENSIVA ISRAELIANA

Almeno 15 vittime civili colpite da missili di una doppia incursione aerea nel villaggio di Rachaf, a sud di Tiro, hanno confermato l’avvio di una massiccia offensiva – non solo di terra – nella parte meridionale del Libano, in direzione del fiume Litani, 20 chilometri a nord del confine, poco più di quattro ore dopo che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu aveva approvato all’unanimità la risoluzione n. 1701 per il “cessate-il-fuoco”.

Quasi contemporaneamente, nelle prime luci del giorno si levava su Sidone un’enorme nube di fumo tossico sprigionatasi dalla locale centrale elettrica colpita da un altro raid. Colonne di carri armati israeliani rimasti in attesa per circa 48 ore – in base a precedenti decisioni di Tel Aviv -partivano in base a ordini del primo ministro Ehud Olmert che nella notte avrebbe espresso al presidente americano una prima, personale approvazione informale della risoluzione da far discutere comunque domani al governo israeliano. Fonti israeliane hanno precisato che l’offensiva era stata disposta prima delle decisioni del Consiglio di Sicurezza e che quindi procede comunque fino al momento in cui il documento non sarà stato discusso e formalmente accettato. In sintesi, la risoluzione Onu, frutto di un interminabile negoziato sulla base di un originario testo franco-americano, chiede “una totale cessazione delle ostilità” e in particolare “una cessazione immediata di tutti gli attacchi di Hezbollah e un’immediata cessazione da parte di Israele delle operazione legate all’offensiva militare”.

Al governo libanese e all’Unifil – la forza di interposizione provvisoria dell’Onu già attiva in Libano – si chiede di “dispiegare le loro forze insieme” nel sud del Libano e “al governo israeliano, quando il dispiegamento comincerà, di ritirare simultaneamente tutte le sue forze dal sud del Libano”. E’ stato anche autorizzato “un aumento delle forze dell’Unifil fino a un massimo di 15.000 mila uomini” con l’obiettivo di controllare la fine delle ostilità e garantire soccorsi e aiuti per quel quarto della popolazione libanese (intorno a un lmilione di persone) sfollate da oltre un mese di attacchi israeliani su quasi tutto il paese ormai privo di infrastrutture vitali.Misna