Toscana

MEDIO ORIENTE: CARITAS ITALIANA, ‘FERMARE LA SPIRALE DELLA VENDETTA’

“Massimo impegno della comunità internazionale e delle diplomazie per fermare la spirale della vendetta” in Medio Oriente. Questo l’appello che la Caritas italiana ribadisce oggi in una nota, in cui condanna fermamente la violenza e torna a chiedere il cessate-il-fuoco immediato. Caritas italiana – si legge nel comunicato – da 30 anni impegnata in tutto il Medio Oriente con progetti di ricostruzione, “sollecita il governo italiano a promuovere in tutte le sedi opportune l’immediata fine delle ostilità; la creazione di un corridoio umanitario; la possibilità per gli operatori umanitari di lavorare in sicurezza; la liberazione dei soldati israeliani prigionieri a Gaza e in Libano e il rilascio dei ministri dell’Autorità Palestinese arrestati da Israele; il dispiegamento di una forza internazionale di pace nel Libano meridionale”.

Nello stesso comunicato, Caritas italiana rilancia le parole di “sconforto” di Najla Chahda, direttore del Centro per immigrati di Caritas Libano: “Quando tutti gli occidentali avranno lasciato il Paese, inizierà la vera guerra e saremo abbandonati al nostro destino. Quanti giorni, settimane o mesi dobbiamo ancora aspettare perché vengano ascoltate le nostre grida e si arrivi a un cessate-il-fuoco?”.

Ad oggi, informa la Caritas, “i libanesi sfollati sono circa 1 milione. Almeno 150.000 persone hanno trovato rifugio nelle scuole. Purtroppo almeno 30.000 persone sono ancora bloccate al confine con Israele. Anche in questo paese la popolazione vive nella paura e subisce gli attacchi di Hezbollah, che causano vittime innocenti”. Sir