Toscana

MEDIO ORIENTE, CAUTO OTTIMISMO A BETLEMME, TRISTEZZA A GAZA

È di cauto ottimismo – in seguito all’incontro tra il presidente palestinese e il primo ministro israeliano che potrebbe rimettere in moto il dialogo israelo-palestinese – l’atmosfera con cui Betlemme si accinge a celebrare stanotte il Natale. La città è già addobbata a festa e, anche grazie alla bella giornata, migliaia di visitatori sono giunti in mattinata dalla vicina Gerusalemme. Secondo le stime, fra oggi e domani Betlemme ospiterà quasi 20.000 tra pellegrini e turisti: una cifra analoga a quella dell’anno passato, ma inferiore di molto al numero di visitatori (circa 300.000) che, prima dell’esplosione dell’Intifada, si recava in visita nella città natale di Gesù.

Per la tradizionale messa di mezzanotte dovrebbe arrivare a Betlemme anche il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas. Non mancano neanche le polemiche: i palestinesi infatti hanno criticato i posti di blocco posti dai militari israeliani ai tre punti d’ingresso della città e in particolare alla Tomba di Rachele. Le autorità militari israeliane replicano che non intralceranno il transito per i turisti e per gli arabi cristiani e aggiungono di aver predisposto misure di sicurezza d’intesa con le autorità palestinesi.

Completamente diversa l’atmosfera a Gaza, dove, in seguito alle tensioni dei giorni scorsi, si è preferito cancellare sia l’annuale processione dei cristiani, sia la messa di mezzanotte. La piccola minoranza cristiana di Gaza (circa 3000 anime su una popolazione di 1 milione e 400.000 persone), infatti, ha annullato tutte le celebrazioni in segno di lutto e protesta per gli scontri interni tra palestinesi (miliziani di Hamas e Fatah) avvenuti nei giorni scorsi. “L’atmosfera a Gaza è triste. Come potremmo festeggiare il Natale” hanno detto alcuni fedeli ai media internazionali.Misna

Vita dura per chi nasce a Betlemme