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MEDIO ORIENTE, CISGIORDANIA: INCURSIONE ISRAELIANA A NABLUS

Prosegue anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, l’operazione lanciata ieri dall’esercito israeliano a Nablus, nel nord della Cisgiordania, dove un gran dispiegamento di forze è impegnato in perquisizioni casa per casa alla ricerca, secondo fonti israeliane, di depositi di armi e miliziani palestinesi. Per il momento, almeno cinque palestinesi sarebbero stati arrestati e 30 interrogati e poi rilasciati nel corso della più vasta operazione militare lanciata in Cisgiordania negli ultimi mesi. Otto palestinesi e due soldati israeliani sono rimasti feriti lievemente negli scontri avvenuti a margine dell’operazione.

I soldati di Tel Aviv, arrivati ieri a bordo di almeno una ventina di mezzi da trasporto e di veicoli blindati, hanno imposto il coprifuoco in città e circondato vari edifici, inclusi i due ospedali cittadini. Secondo fonti palestinesi, durante la notte i soldati avrebbero anche fatto irruzione nei locali di una stazione televisiva locale, confiscando computer, sistemi di trasmissione e cassette audio e video, oltre ad aver arrestato il direttore dell’emittente. L’ufficio del presidente palestinese Mahmud Abbas ha definito l’incursione israeliana a Nablus “un’aggressione scandalosa” e in una nota ha sottolineato come l’operazione sia un ostacolo “a tutti gli sforzi in corso per arrivare alla pace”. Intanto un portavoce dell’esercito israeliano ha fatto sapere che l’incursione israeliana nel nord della Cisgiordania continuerà “senza limiti di tempo”.Misna