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MEDIO ORIENTE, ESERCITO LIBANESE HA INIZIATO DISPIEGAMENTO NEL SUD

L’esercito libanese avrebbe già preso posizione in una trentina di villaggi nel sud del paese, alla frontiera con Israele, tra cui Marun al-Ras, Aitarun e Blida: lo hanno riferito fonti militari libanesi secondo cui sono in totale 6.000 i soldati mobilitati per la prima fase del dispiegamento iniziata oggi.

L’esercito israeliano ha al contempo annunciato in un comunicato ufficiale di aver iniziato il “trasferimento di responsabilità” a quello libanese: “Abbiamo trasmesso il processo avverrà in fasi successive ed è condizionato al rafforzamento dell’Unifil e alla capacità dell’esercito libanese di prendere l’effettivo controllo dell’area”, quella a sud del fiume Litani.

Fonti di agenzia internazionali riferiscono inoltre che una nave della Marina libanese ha attraccato al porto di Tiro con a bordo 200 uomini e veicoli blindati che rafforzeranno la presenza della truppe nella zona in attesa del completo dispiegamento di un totale di 15.000 uomini, come previsto dalla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu.

Mentre i primi effettivi della missione Onu Unifil “rafforzata” dovrebbero arrivare all’inizio della prossima settimana, secondo il comandante dei ‘caschi blu’ in Libano, Alain Pellegrini, le forze armate israeliane avrebbero trasferito da ieri sera la metà delle zone che occupavano nel sud alla stessa Unifil.

“Spetterà poi all’Unifil procedere al trasferimento del controllo all’esercito libanese, quando questo dichiarerà di essere pronto” ha detto all’agenzia ‘Ansa’ un portavoce dell’esercito israeliano, aggiungendo anche che “tutti i riservisti sono rientrati dal Libano”.

Intanto all’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut è atterrato oggi il primo volo passeggeri dal 12 luglio, giorno dell’inizio dell’offensiva israeliana. L’aereo proveniente da Amman e appartenente alla compagnia di bandiera libanese ‘Middle East Airlines’ (Mea) è stato ricevuto dal ministro dei Trasporti, Mohamed Safadi, mentre si attende l’arrivo di un secondo velivolo in provenienza sempre dalla capitale giordana. La prima delle tre piste dello scalo dovrebbe essere riaperta al traffico il 22 agosto e la seconda il 29.

Nuove vittime libanesi si sono però contate anche oggi: la tv libanese ‘Lbc’ ha riferito che due persone sono state uccise dall’esplosione di una mina ad Hamul, nel sud del paese, a pochi chilometri dal confine con Israele, mentre secondo l’agenzia ‘Nna’, caccia israeliani hanno sorvolato la Valle della Bekaa e il corso del fiume Litani. Non è ancora chiaro, invece, cosa è accaduto stamani a Kiryat Shmona, nell’Alta Galilea, dove le sirene d’allarme hanno suonato provocando il panico tra la popolazione. Inizialmente si è parlato di un guasto tecnico, ma secondo le ultime informazioni fornite dalla radio militare israeliana i radar hanno in effetti segnalato il lanci di un razzo dal Libano che però non sarebbe caduto in territorio israeliano. Intanto nella notte, l’aviazione israeliana ha compiuto un altro raid a Gaza dove ha colpito un’industria siderurgica, ma senza fare vittime.Misna