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MEDIO ORIENTE, GAZA, SI AGGRAVA BILANCIO PER VIOLENZE TRA HAMAS E AL-FATAH

Non si ferma la violenza tra miliziani di Hamas e al-Fatah nella Striscia di Gaza, dove – secondo una stima del quotidiano israeliano ‘Haaretz’ – con i 13 morti di oggi sale a 43 il bilancio delle vittime in quattro giorni di duri scontri, mentre prosegue il lancio di razzi qassam da parte di estremisti palestinesi verso la cittadina di Sderot e il primo ministro di Israele Ehud Olmert ha convocato una riunione d’emergenza minacciando dure rappresaglie. Il ministro dell’Informazione palestinese Mustafa Barghouti ha intanto annunciato un nuovo accordo per fermare i combattimenti: l’intesa sarebbe stata raggiunta tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas – capo del partito al-Fatah – e Khaled Meshaal, lader di Hamas in esilio; un analogo annuncio di accorto ieri sera da parte del primo ministro Ismail Hanyieh, di Hamas, non era servito a placare le tensioni. Le due parti avevano già raggiunto un’intesa più ampia a febbraio alla Mecca, in Arabia Saudita, con l’obiettivo di fermare gli scontri tra fazioni e creare un governo di unità nazionale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), dal quale però si è dimesso in questi giorni il ministro degli Interni. Stamani intanto sono proseguiti i lanci di razzi da Gaza da parte di estremisti palestinesi verso la confinante città israeliana di Sderot, nel Neghev, dopo che ieri una trentina di persone erano rimaste ferite in modo leggero per i numerosi ordigni, che hanno anche provocato ingenti danni materiali; le scuole della città oggi sono rimaste chiuse. Da Roma, il ministro degli Esteri italiano, Massimo D’Alema, e il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, hanno lanciato un appello congiunto perché si “fermi la spirale di guerra civile che si è riaccesa a Gaza”; i due hanno esortato a “ristabilire la calma nei Territori, cessare i combattimenti tra i palestinesi, porre fine al lancio di missili Qassam verso Israele”.Misna