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MEDIO ORIENTE, ISRAELE LANCIA VASTA OFFENSIVA DI TERRA NEL SUD DEL LIBANO
Nonostante la tregua di 48 ore annunciata da Israele dopo la strage di Cana di domenica, le incursioni aeree e gli scontri in Libano non si sono mai fermati. L’aviazione israeliana ha sferrato sei attacchi lungo il fiume Litani a 30 chilometri dalla frontiera, colpendo anche Bayyada e Mansureh, tre nella regione orientale della Bekaa dove sono state colpite le località di Maarabun e Hermel e altri sei in villaggi a est di Tiro, 83 chilometri a sud di Beirut.
Inoltre, dopo che il governo israeliano nella notte ha approvato l’allargamento dell’offensiva di terra per 6-7 chilometri, cinque brigate israeliane tre di fanteria e due di carri armati hanno attraversato il confine sia a est sia a ovest: scontri a fuoco sono in corso a Taibe, a-Addiseh, Aita al-Shaab, Rab-a-Talatin e Kfar Kila, a pochi chilometri della frontiera. Obiettivo dell’offensiva: far retrocedere gli Hezbollah in Libano sino al fiume Litani, tra 13 e 20 chilometri dal confine israeliano, così da distruggere le loro postazioni e i loro bunker.
Gli Hezbollah, dal canto loro, avrebbero sparato in Galilea una raffica di missili e respinto nella notte incursioni israeliane: Le forze di Israele, dalla serata di ieri fino a questa mattina si legge in un comunicato hanno tentato di installarsi nel triangolo di Aita al-Shaab, al-Qaozah e Ramis, ma i combattenti di Hezbollah le hanno affrontate… costringendole a ritirarsi. Un’incursione terrestre israeliana è in corso anche nel sud della Striscia di Gaza, nella zona di Dahanye, mentre i miliziani palestinesi proseguono a lanciare razzi Qassam verso città e villaggi israeliani del Neghev.