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MEDIO ORIENTE, ISRAELE PREPARA MISURE ECCEZIONALI DOPO RAZZI PALESTINESI SU ASHKELON

“Questo tentativo criminale di condurre un attentato contro civili israeliani che vivono all’interno delle frontiere dello Stato ebraico avrà conseguenze eccezionali”: lo ha detto stamani il primo ministro israeliano Ehud Olmert convocando una riunione del gabinetto di sicurezza in seguito al lancio da parte di estremisti palestinesi di razzi artigianali ‘Qassam’, che ieri hanno colpito una scuola nella cittadina israeliana di Ashkelon senza provocare vittime. L’episodio – secondo il premier – è “molto grave e costituisce un’escalation senza precedenti da parte del terrorismo di Hamas che controlla l’Autorità nazionale palestinese”. Il sindaco di Ashkelon, città costiera di circa 120.000 abitanti a sud di Tel Aviv e a una decina di chilometri dalla Striscia di Gaza, ha detto che “la popolazione è inquieta ma non c’è panico”. Dall’inizio della seconda Intifada, nel settembre 2000, i razzi Qassam erano stati lanciati finora sulla cittadina israeliana di Sderot, nel deserto del Neghev, al confine con la Striscia di Gaza, provocando in tutto cinque vittime e decine di ferite.

La notte scorsa, proseguendo la pesante offensiva militare lanciata da Israele su Gaza in risposta al sequestro il 25 giugno del caporale Gilad Shalit da parte di gruppi armati estremisti palestinesi, le forze aeree dello Stato ebraico hanno colpito l’edificio del ministero degli Interni a Gaza City; secondo fonti palestinesi, il raid – successivo al lancio dei razzi Qassam contro Ashkelon – avrebbe provocato cinque feriti. Stamani, secondo un portavoce dell’esercito citato dal quotidiano ‘Haaretz’, è stata colpita anche una scuola non usata nel nord della Striscia. Intanto l’esercito ha ampliato l’offensiva militare via terra e starebbe operando con carri armati e bulldozer ormai in tre zone: nei pressi di Beit Hanun, nel nord della Striscia, nella zona del valico di Eretz e nelle vicinanze dell’aeroposto Dahanyia, nel sud. Misna