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MEDIO ORIENTE, ISRAELE REVOCA BLOCCO AERONAVALE AL LIBANO

Il blocco aeronavale di Israele sul Libano finirà domani alle 18:00 ora locale (15:00 Gtm) lo ha comunicato poco fa l’ufficio del primo ministro israeliano Ehud Olmert. “Israele lascerà il controllo dei porti in corrispondenza con l’entrata delle forze internazionali” si legge nella nota in cui si precisa anche che Olmert è stato informato dal Segretario di Stato americano Condoleezza Rice e dal Segretario generale delle Nazioni unite Kofi Annan che “le forze internazionali sono pronte a prendere il controllo delle postazioni nei porti e negli aeroporti del Libano”.

Negli ultimi giorni il contestato blocco aeronavale imposto da Israele (senza che vi sia stata una formale dichiarazione di guerra al Libano) nonostante la cessazione delle ostilità, era stato nuovamente criticato da Annan che faceva pressione almeno per un progressivo alleggerimento del bando entro 48 ore.

Oggi la situazione è parsa giungere a una fase critica quando, poche ore prima dell’annuncio di Israele, il ministro degli Esteri di Beirut Fawzi Sallouk aveva detto che il Libano avrebbe forzato il blocco israeliano. “Aspetteremo le 48 ore date da Kofi Annan ma se la situazione non si risolve, lo ringrazieremo. (Dopodichè) Il governo libanese prenderà tutte le misure necessarie e spezzeremo il blocco con tutte le nostre forze” è stata la dichiarazione di Sallouk a latere di una conferenza dei ministri degli Esteri della Lega Araba al Cairo.

Di fatto negli ultimi giorni sempre più compagnie aeree civili hanno ripreso o dichiarato di stare per riprendere i voli verso Beirut in ‘violazione’ del bando; oggi è stata la volta delle compagnia britannica BMED collegata alla British Airways, che ha comunicato la ripresa dei voli definendola una forzatura del blocco; stessa cosa per la Gulf Air, degli Emirati arabi, e la Qatar airlines. L’esercito israeliano sostiene di aver già dato autorizzazione all’atterraggio decine di voli civili, ma alcune compagnie affermano di non aver mai chiesto permessi a Tel Aviv.

Intanto, va segnalata un’altra vittima tra gli sminatori libanesi impegnati nel ripulire le aree del sud dagli ordigni inesplosi lasciati bombardenti israeliani e di Hezzbollah. Un soldato del genio è rimasto ucciso e due sono stati feriti nella zona di Aita El Jabal, 20 chilometri a sudest di Tiro. Nei giorni scorsi altri tre soldati libanesi erano rimasti uccisi in operazioni di sminamento.Misna