Toscana

MEDIO ORIENTE, PROSEGUE A GAZA OPERAZIONE MILITARE DI ISRAELE, POTREBBE DURARE SETTIMANE

“Nel suo complesso questa operazione è un successo: la continueremo fino a quando sarà necessario, non in termini di giorni ma di settimane”: lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa di Israele, generale Moshe Yaalon, parlando ai giornalisti a Gaza, nel giorno in cui altri 7 palestinesi sono stati uccisi dai soldati dello Stato ebraico nella Striscia, elevando a 59 (66 secondo altre fonti) il numero di vittime palestinesi dopo quattro giorni dell’operazione militare israeliana ‘Giorni del pentimento’.

Nonostante lo spiegamento di mezzi e forze israeliani, attivisti palestinesi hanno lanciato ieri altri quattro razzi ‘Qassam’ dal nord della Striscia di Gaza nel confinante territorio del sud di Israele, senza provocare vittime. Tra le persone uccise, tre erano miliziani di Hamas, colpiti a morte da un elicottero di Israele nel grande campo profughi di Jabalyia – a nord di Gaza, dove da anni oltre 100.000 palestinesi vivono in condizioni di miseria – dopo aver sparato un missile artigianale contro la cittadina di Sderot, senza causare vittime o danni. Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ riferisce che poche ore prima i soldati con la stella di David avevano ucciso due attivisti della Jihad islamica che stavano piazzando un ordigno nella zona di Jabalyia. La stessa fonte aggiunge che un ragazzo di 13 anni, Saber Asaliya, sarebbe stato ucciso da un proiettile a est di Jabalyia; l’esercito di Israele non ha commentato la notizia.

La sanguinosa offensiva decisa dal governo di Ariel Sharon per mettere fine al lancio di rudimentali ordigni da Gaza verso Sderot e il Neghev sta provocando reazioni interne e internazionali. Il Parlamento palestinese si è riunito a Ramallah in seduta straordinaria, mentre il delegato permanente presso la Lega araba, Mohamed Sobeih, ha invocato l’invio di “forze di protezione internazionale nei territori palestinesi”, denunciando l’aggressione israeliana. Parole di condanna sono state pronunciate anche dal ministro degli Esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit, che ha deplorato l’assassinio di civili palestinesi a Gaza. Dura presa di posizione anche del re di Giordania, Abdallah II, secondo il quale “la prosecuzione dell’arroganza di Israele, le sue uccisioni di massa di palestinesi così come le distruzioni di proprietà e infrastrutture nei territori palestinesi non servono la causa della pace”.

Nella notte il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha chiesto al governo israeliano di interrompere le incursioni militari nella striscia di Gaza, che “hanno condotto alla morte di numerosi palestinesi, tra i quali molti civili, inclusi bambini”. Allo stesso tempo, Annan ha esortato l’Autorità nazionale palestinese (Anp) a intervenire per bloccare il lancio di razzi “contro obiettivi israeliani da parte di militanti palestinesi”. Misna