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MEDIO ORIENTE, SCONTRI IN CISGIORDANIA, ATTACCO ISRAELE SU GAZA DOPO RAZZI PALESTINESI

Un miliziano 18enne della Jihad Islamica è stato ucciso questa mattina poco dopo l’alba nella città di Jenin, in Cisgiordania, dopo uno scambio di colpi d’arma da fuoco con l’esercito israeliano. Lo rendono noto fonti militari di Tel Aviv, spiegando che la vittima faceva parte di un commando che avrebbe attaccato una pattuglia, provocando la risposta dei soldati. A Gaza invece si sono verificate esplosioni provocate dal lancio di missili da parte di Israele, in rappresaglia a un precedente attacco con razzi ‘Qassam’ effettuato dai miliziani palestinesi contro la città israeliana di Sderot.

Mentre l’offensiva palestinese ha provocato il ferimento di una donna a una gamba e il ricovero di altre sette persone in stato di shock, non sono note per ora le conseguenze delle esplosioni dei missili lanciati da Israele. Secondo fonti militari israeliane, in ogni caso, l’attacco aveva lo scopo di distruggere alcuni punti di lancio da cui i palestinesi sparano razzi in territorio israeliano. Proprio questa mattina, infine, parlando alla radio militare il ministro israeliano Zéev Boïm è tornato su un concetto già espresso ieri dal vice-ministro della Difesa, Amos Gilad, a proposito delle azioni militari israeliane a Gaza. “Gaza non deve diventare un secondo Libano” ha detto Boïm, confermando possibili nuovi attacchi e il complessivo rafforzamento dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza se i miliziani palestinesi continueranno ad ammassarvi razzi. Dal rapimento di un sottufficiale israeliano lo scorso 25 giugno, nella Striscia sono stati uccisi oltre 290 palestinesi e 4.200 feriti. Misna