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MEDIO ORIENTE, TORNANO IN ISRAELE AMBASCIATORI EGITTO E GIORDANIA

Da ieri – dopo oltre quattro anni – l’Egitto ha di nuovo un ambasciatore in Israele: lo ha annunciato il ministro degli Esteri del Cairo, Ahmed Abul Gheit, indicando il nome di Mohammed Assem Ibrahim, in precedenza rappresentante egiziano in Sudan, Kenya e in Etiopia. Secondo la stampa locale, il governo di Tel Aviv ha già espresso il proprio gradimento; due giorni fa era rientrato in Israele anche l’ambasciatore della Giordania, richiamato in precedenza dal governo di Amman per protestare contro la repressione israeliana durante l’Intifada (‘resistenza’) palestinese, iniziata nel settembre 2001.

I due Paesi hanno deciso di rilanciare i rapporti diplomatici con il governo di Israele dopo il vertice di Sharm el-Sheikh dell’8 febbraio scorso, quando è avvenuto il primo incontro tra il premier Ariel Sharon e il nuovo presidente palestinese Abu Mazen, alla presenza anche del presidente egiziano Hosni Mubarak e del re di Giordania Abdullah II.

Dalla ‘capitale’ palestinese Ramallah, intanto, arriva notizia di un nuovo rinvio del governo proposto dal premier Abu Ala (ahmed Qureia): il Consiglio legislativo nazionale, cioè il Parlamento palestinese, ha rinviato a domani il voto sul nuovo esecutivo. I deputati di al-Fatah, la componente di maggioranza, chiedono al primo ministro un rimpasto per rimuovere da incarichi di governo esponenti accusati o coinvolti in vicende di corruzione. Misna