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MEDIO ORIENTE, VERTICE DI GERUSALEMME, FREDDEZZA E TENSIONE TRA SHARON E ABU MAZEN

È durato circa due ore e mezzo il primo, storico incontro a Gerusalemme tra un primo ministro israeliano e un presidente palestinese (21 giugno). Al termine del summit nessuna delle due delegazioni ha incontrato la stampa ma secondo il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ ci sarebbe stata molta rigidità tra le parti. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha chiesto in particolare che il programmato ritiro dei coloni israeliani da Gaza possa svolgersi con calma, rammentando al presidente palestinese Abu Mazen di essere pronto a schierare l’esercito e usare la forza. Abu Mazen, per contro, avrebbe chiesto all’anfitrione israeliano di alleggerire le misure contro la popolazione palestinese.

Le richieste, secondo voci fatte trapelare, sarebbero state respinte alla luce della recente ripresa degli attentati terroristici nei Territori contro la popolazione e i militari israeliani. Durante l’intero summit la casa di Sharon, dove le due delegazioni si sono incontrate, è stata circondata da un gruppo di coloni israeliani che ha protestato per la decisione dell’esecutivo guidato da Sharon di evacuare Gaza e ha innalzato cartelli con slogan anti-arabi. Sarebbe infine fallito il tentativo nella zona di Beit Lahya dell’esercito israeliano di uccidere con un razzo sparato da un elicottero un alto esponente del Jihad islamica; l’esplosione non avrebbe provocato feriti neppure tra i civili. Intanto in serata di ieri la radio pubblica israeliana ha indicato che nelle prossime due settimane Israele potrebbe riconsegnare all’Autorità nazionale palestinese (Anp) altre due città, dopo Gerico e Tulkarem: Betlemme e Kalkilya.Misna