Toscana

MEDIO ORIENTE, VESCOVI MARONITI: FERMATE ESODO CRISTIANI

I vescovi maroniti temono che con la guerra e il crescente fondamentalismo islamico, i cristiani abbandonino ormai in massa il Libano. Per questo, attraverso AsiaNews, lanciano un appello, perché le organizzazioni internazionali facciano presto a soccorrere la popolazione libanese aiutandola ad affrontare la riapertura delle scuole, la mancanza di medicine, e l’inverno che si avvicina.

Mons. Guy-Paul Noujem, vicario patriarcale maronita della diocesi di Sarba, intervistato da AsiaNews, ha espresso tutta la sua preoccupazione per l'”immenso” esodo di cristiani e ha deciso di creare nella sua diocesi una cellula d’emergenza per combattere la crisi attuale. Anche mons. Paul Matar, arcivescovo maronita di Beirut, sempre per mezzo di AsiaNews, supplica “le organizzazioni internazionali di intervenire al più presto… per affrontare questa crisi prima dell’inizio dell’inverno”. Mons. Georges Bakouni, metropolita di Tiro dei greco-melkiti, per tutto il tempo della guerra fra Israele ed Hezbollah è rimasto nella sua diocesi presa di mira dagli attacchi aerei israeliani. “Israele – dice – ha voluto bombardare le nostre chiese, i nostri villaggi perché vuole svuotare il Libano dei cristiani”.

Nel 1932, data del primo ed ultimo censimento, la popolazione libanese era al 63% costituita da cristiani, in maggioranza maroniti; il 35% era di musulmani; il 2% di altre piccole minoranze. Le stime attuali dicono che i cristiani sono divenuti meno del 32%.

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